Un CVI con i fiocchi quello che si è svolto nella settimana di Pasqua a Fossalta di Portogruaro (VE). Il centro Equipolis Tiziana è tornato ad ospitare l’importante manifestazione di volteggio equestre, dopo la pausa dello scorso anno, e lo ha fatto in grande stile . L’alto gradimento della manifestazione è stato confermato dall’elevato numero di concorrenti provenienti non solo dall’Europa, ma anche da Stati Uniti, Canada e Australia.
Le prime due giornate hanno visto protagonisti gli atleti che concorrevano nella categoria 1*: numerosissimi, anche perché essendo, quello di Portogruaro, uno dei primissimi concorsi della stagione, in molti hanno approfittato dell’occasione per ottenere le qualifiche per accedere alla categoria superiore, la 2*, che per i volteggiatori più giovani costituisce la massima serie disponibile, quella che, eventualmente, permetterebbe loro di cimentarsi per gli Europei che la prossima estate si svolgeranno a Berna (SUI).
Cominciamo il resoconto come al solito con i risultati delle più giovani, le promesse dell’individuale 1* Children.
Pregevole la prova di Diletta Caldart (ITA, E. Lambardi, Bambola) che ha dominato con merito la categoria. In particolare il libero è stato eseguito in modo fluido e con una buona interpretazione. È seguita dall’austriaca Emilia Beck (M. Neubauer, Killoughter Water Lilley) e, un po’ distaccata, dalla tedesca Stella Pfaffenzeller (A. Hartl, Stirling 3).
In campo maschile si parte dagli Junior, ed anche qui le premesse per il futuro sembrano buone, almeno per la Germania, che schiera due giovani atleti: Sebastian Renkl (S. Peisl, Captain Curtis) si eleva in modo particolare per l’alta qualità tecnica esibita, ed è seguito da Felix Whole (A. Harwardt, Crashkurs), che sarà invece protagonista nel Pas de Deux.
Incerta fino all’ultimo la classifica delle Junior 1* femminile, preludio alla categoria più competitiva in assoluto, la Junior 2*. Durante lo svolgimento della competizione si è potuto assistere a radicali rovesciamenti nelle posizioni in classifica a causa di valutazioni molto vicine tra loro: tra le concorrenti scarti a volte solo di centesimi di punto che hanno fatto la differenza. Nessuna tra le concorrenti ha realmente dominato, ma l’oro è andato ad Aurora Bellinato (ITA) guidata da Anna Cavallaro, qui in veste di lunger del suo Monaco Franze 4. Soddisfazione per l’australiana Sahara Weil (L. Carnabuci, Fran D’Alme CZ) che è stata ripagata della lunga ed importante trasferta con la medaglia d’argento. Bronzo all’austriaca Sarah Koroschets (C. Petersohn, Opus dei Van D’Bay).
Tra le Senior 1* i distacchi nei punteggi delle due prove sono stati più netti, ma si può proprio dire che la differenza l’ha fatta il libero. Infatti, se si fa eccezione per Hannah Schulz (GER, P. Wagner, Sandox), seconda dopo gli obbligatori e che ha mantenuto la posizione ottenuta con la prova libera, le altre due medagliate, Arianna Di Paola (ITA, L. Carnabuci, Fran D’Alme CZ), che ha conquistato l’oro, e Anna Luschin (AUT, S. Nussmuller, Vielleicht) il bronzo, hanno scalato la classifica partendo da posizioni più di retroguardia.
Classifica completa anche per la categoria Senior 1* maschile, che ha visto sul gradino più alto del podio Paul Ruttkovsky (AUT, M. Lehrmann, Irresistible), ospite inusuale in questa categoria, vista la sua carriera ormai consolidata a livelli ben più alti, ma in questo caso in campo per allenare un suo nuovo cavallo ancora alle prime armi. È seguito da Filippo Garbinetto (ITA, C. Petersohn, Dorian) e Vitaly Davide Vertua (ITA, K. Moneuse, Star Walker).
Staccano tutti il pass per la competizione 2* i primi classificati nel Pas de Deux 1*, sia Junior che Senior. In particolare i vincitori Junior Felix Wohe e Greta Helene Liebig (GER, A. Harwardt, Crashkurs) sono saliti sul gradino più alto grazie ad un libero valutato in modo decisamente superiore agli altri. Wohe e Liebig hanno poi sfruttato questo loro punto di forza anche nella categoria superiore dove non sono previsti gli obbligatori. Selina Look e Sebastian Renkl (GER, S. Peisl, Captain Curtis) e Lena Ramberger con Hanna Reiter (AUT, K. Herk, Miss Barcelona) seguono i primi ad una incollatura. Per quanto riguarda la categoria Senior, invece, Laura Luz e Veronica Frey (GER, A. Hartl, Rocco 467) si impongono abbastanza nettamente su Emily Scherer e Valentin Schmid (AUT, S. Frauenschuh, Aragorn Elmar XV).
Le categorie individuali 2*, in particolare la junior, ma anche la children, sono da sempre le più competitive, e non solo per l’alto numero di partecipanti.
Negli individuali children femminile Matilde Resente (ITA, N. Vidoni, Robert Redford 5) lascia indietro le avversarie grazie ad un primo round decisamente superiore. Nella seconda manche è risultata un po’ meno performante a causa di una caduta in campo prova che le ha causato dei fastidi alla schiena. il distacco comunque era sufficientemente alto da poter amministrare la gara scegliendo di non rischiare più del necessario. Al secondo posto si piazza Jennifer Reichert (GER, K. Wagner, Samor) il cui punto di forza è dato sicuramente dagli obbligatori, secondo la migliore tradizione in Germania. Dato però che anche nel libero ha ottenuto buoni risultati sarà sicuramente un nome che si rincontrerà in futuro. Trasferta sicuramente molto positiva anche per Neea Kostiainen (FIN, C. Petersohn, Opus dei Van D’Bay) che si aggiudica la medaglia di bronzo di sfiorando l’argento per pochi centesimi.
Bella sfida anche quella in campo maschile tra gli Junior Jan Stellahaegi (ITA, N. Vidoni, Monaco Franze 4) e Leonel Gelke (GER, J. Stelzer, Dr. Grunow). Jan domina decisamente la prima fase di gara, mentre la seconda prova libera vede protagonista Leonel. È un piacere rivedere Jan in piena forma: sembra davvero aver superato il periodo nero attraversato lo scorso anno, costellato di infortuni e incidenti di percorso, e ora si spera che finalmente sia pronto ad esprimere tutto il suo potenziale: dotato di elasticità eccezionale, abbandonati tratti da bambino, sta sviluppando anche la potenza che caratterizza gli esercizi maschili, il tutto senza dimenticare l’interpretazione che tanto lo aveva distinto fin dagli albori. Ettore Arena (ITA, L. Carnabuci, Fran D’Alme C Z) conquista la terza posizione.
In campo femminile Clara Ludwiczek (AUT, K Haidacher, Domino), campionessa del mondo in carica, non delude di certo. Perfetta nell’esecuzione, forte ed aggraziata allo stesso tempo, ha donato al pubblico un grande spettacolo. Ottima anche la performance di Giada Samiolo (ITA, L. Carnabuci, Fran D’Alme C Z) che le è valsa la piazza d’onore e che ha dimostrato di poter competere ad altissimo livello. Il terzo gradino del podio è stato occupato da Dana Benedict (AUT, AUT, M. Lehmann, Calcifer). Dana Benedict è stata protagonista di una grandissima rimonta grazie a un libero in seconda fase che sfiora l’otto e mezzo e l’ha catapultata dalle retrovie al podio.
Ancora tanta suspense nella categoria Young Vaulter femminile: Giorgia Fanucci (ITA, E. Lambardi, Bambola), Lisa Wagner (GER, K. Wagner, Cascais) e Leonie Koller (AUT, K. Haidacher, Idefix 25), in questo ordine nella classifica finale, si sono contese le posizioni sul podio punto a punto. Tutte e tre hanno esibito grandi doti tecniche, ma Giorgia Fanucci sotto questo aspetto ha letteralmente brillato, sotto tutti i punti di vista.
In campo maschile l’austriaco Paul Ruttkovsky (AUT, M. Lehrmann, Chivas 14), finalmente nella categoria che gli è propria, ha potuto dimostrare a pieno la sua perizia.
Vittoria tutto sommato agevole quella di Rebecca Greggio (ITA, C. Petersohn, Eclair du Logis) in Senior 2* dove si cimenta per allenare Eclair du Logis, futuro probabile compagno di avventura. Rebecca non è l’unica star a partecipare in categorie inferiori a quelle proprie usuali per preparare alle competizioni più importanti un nuovo cavallo. Scorrendo la classifica completa si possono notare vari nomi ripetuti in categorie diverse per questo motivo, per quanto riguarda i competitors di più alto livello, oppure per ottenere le qualifiche su più cavalli, soprattutto per i volteggiatori 1* e 2*. Essere battuta solo da Rebecca Greggio costituisce dunque un’enorme soddisfazione per Chiara Tavoso (ITA, N. Vidoni, Monaco Franze 4) che con la leggiadria e grazia che le sono proprie, ha conquistato la giuria. Anche Berenike Einspieler (AUT, L. Kalcher-Prein, Asti Royal XL) può considerarsi soddisfatta, in particolare dell’ultima prova libera, il migliore esercizio dopo quella di Rebecca Greggio.
Come Rebecca anche il compagno di squadra Davide Zanella (ITA, C. Petersohn, Eclair du Logis) si è cimentato in 2* per amore del nuovo cavallo Eclair du Logis, e anche se non aveva avversari, ha regalato al pubblico un assaggio di grande bravura.
Grande divario di punteggi tra i Pas de Deux Junior 2*. Si impone nettamente la coppia tedesca formata da Leonel Gelke e Jennifer Reichert (J. Stelzer, Grunow), seguita piuttosto a distanza da un’altra coppia tedesca quella di Felix Wohe e Greta Helene Liebig (GER, A. Harwardt, Crashkurs) protagonisti della gara 1*. Al terzo posto un’altra coppia proveniente dal concorso 1* quella di Lara Scherer e Julia Hasse (AUT, S. Frauenschuh, Izadora 16). Situazione analoga nel Pas de Deux 2* Senior, dove al primo posto troviamo Laura Lutz e Veronica Frey (GER, A. Hartl, Rocco 467) seguite da Emily Scherer e Valentin Schmid (AUT, S. Frauenschuh, Aragorn Elmar XV). Seguono, distanziate, Leonie Auracher e Charlotte Storey (GER, J. Storey, Wildcard).
Uno degli aspetti che ha reso particolarmente piacevole questo CVI, è stato l’alto numero di squadre partecipanti, anche di alto livello. Era molto tempo che non succedeva. L’Austria ritorna in grande stile e con una squadra di Junior ben costruita magistralmente guidata da Nicole Voithofer, lunger di PLI Oreille. La compagine austriaca è stata saldamente al comando fin dalla prima prova e si è dimostrata solida e ben strutturata. Segue un’altra squadra austriaca, quella di Ursula Freund con Chantor Deux, quindi una tedesca, con Bento 252 alla longia di Hannelore Leiser. L’Austria schiera anche una squadra Senior 2* che si è esibita su Django, guidato da Melanie Neubauer.
Presenti alla competizione anche varie squadre 3*, dove si è consumata una sfida tutta tra Austria e Germania, nazioni dove il volteggio è di grande tradizione. Si è imposta quella austriaca di Martina Seyrling e Fuerst D, che si è distinta per avere buoni obbligatori e un libero ben strutturato e con passaggi originali, non scontati. È seguita dal team tedesco che si è esibito su Fider Rock alla longia di Alexander Hartl. La squadra tedesca, veterana dell’arena, è sempre estremamente affidabile negli obbligatori, mentre nel libero non si è dimostrata altrettanto all’altezza. Alla conclusione del primo round in testa si trovava un’altra squadra austriaca, lunger Maria Lehrmann e cavallo Irresistibile, che però si è dovuta accontentare della terza piazza a causa di un secondo libero alquanto pasticciato e non certo all’altezza delle aspettative.
Per concludere la carrellata dei protagonisti di questo concorso italiano, ci soffermiamo sulla categoria individuale 3*.
La competizione 3* ha visto la partecipazione di numerose “stelle” del firmamento del volteggio, atleti collaudati e medagliati. In campo femminile ha mostrato tutta la sua autorevolezza l’austriaca Eva Nagiller (K. Haidacher, idefix 25), le cui performances sono state tutte eccezionali: precisi e potenti gli esercizi obbligatori, così come quelli del tecnico e del libero dove si è notata la grande sicurezza ed elasticità dell’atleta. Negli ultimi anni Eva Nagiller ha sfortunatamente alternato performance eccezionali a cocenti delusioni. Finalmente qui a Portogruaro non ha “litigato” con il cavallo, e gli esercizi sono filati – finalmente – lisci e sicuri. Sul secondo gradino del podio un’ottima Rebecca Greggio (ITA, C. Petersohn, Orlando Tancredi), in continua crescita. La medaglia di bronzo va ad un’altra austriaca, Cornelia Pikl (M. Neubauer, Enjoy the Moment), anche lei molto regolare nei risultati delle varie performance. Vale la pena spendere una parola per Kimberly Palmer (USA, L. Carnabuci, Fran D’Alme C Z), una delle favorite della competizione, incappata proprio in una serie di giornate no, dove non è proprio riuscita a trovare la sintonia necessaria con il cavallo per una prestazione al suo livello.
Scontro di Titani negli individuali maschili, cinque i concorrenti, tutti di livello altissimo e tutti che hanno dato il meglio. Eccelsa la prova complessiva di Julian Wilfling (GER, A. Zebrak, Aragorn 102), che domina nettamente la gara, mentre gli altri concorrenti, pur esibendo ottime prove, non sono stati altrettanto costanti. Al secondo posto, troviamo Philip Clement (AUT, L. Kalcher-Prein, Asti Royal XL), seguito veramente di pochissimo da Davide Zanella (ITA, C. Petersohn, Orlando Tancredi). Dominik Eder (AUT, L. Kalcher-Prein, Asti Royal XL), è caduto nel libero e ha dovuto accontentarsi della quarta posizione, dopo aver proposto due magnifiche prove tecniche, mentre il “veterano” Lukas Heppler (SUI, M. Neubauer, Enjoy the Moment), presente ai massimi livelli del circuito internazionale del volteggio da tempo immemore, ha la grande soddisfazione di ottenere tra i punteggi più alti nel giudizio tecnico del libero.
Concludiamo solo con un pensiero per i numerosissimi volteggiatori italiani che hanno partecipato al CVI. Non sempre hanno ottenuto i risultati a cui ambivano, ma nel complesso la trasferta è stata positiva. In particolare è giusto menzionare alcuni atleti che si sono posizionati a ridosso del podio e con punteggi comunque incoraggianti: nella categoria individuale children femminile 1* Silvia Paradisi (E. Capovilla, Conguistador) è quarta, così come Giulia Scattolin (M. Varago, Chelsea) nell’ individuale children femminile 2* e Tommaso Comi (N. Vidoni, Robert Redford 5) nell’individuale junior maschile 2*. Anche Maria Sole Matteini (M. Callegari, Nova) che conclude al sesto posto nell’individuale junior femminile 2*, ha conseguito un risultato degno di nota, così come Sofia Crippa (L. Carnabuci, Fran D’Alme), ancora sesta in Young Vaulter, Arianna di Paola (K. Moneuse, Filon) quinta nell’individuale senior femminile 2* e (S. Lucchesi, Levante del Monte Acuto) settima nell’individuale senior femminile 3*.