Il mondo del volteggio festeggia la Pasqua in Italia. Con tradizione ormai consolidata Il ritrovo quest’anno è stato dal 17 al 20 aprile a Villasanta(MB), nelle vicinanze di Monza, presso gli impianti del C.I.M., Club Ippico Monzese, non nuovo ad eventi di questa portata.

Un appuntamento importante, uno dei primi CVI della stagione, premiato con una grande affluenza di atleti alla ricerca delle prime qualifiche e riscontri sulla preparazione condotta durante la lunga pausa invernale. Rappresentanti da tutto il mondo sono scesi in campo: oltre alla compagine italiana, abbastanza nutrita nonostante alcune defezioni, si è vista la partecipazione di numerosissimi volteggiatori provenienti in particolare dalla vicina Svizzera, ma consistente è stata anche la squadra austriaca, vari i tedeschi e i francesi, oltre a qualche rappresentante dall’Europa dell’est, fino anche a una di Cipro. Oltre a  questi però, abbiamo avuto il piacere di applaudire anche volteggiatori provenienti da oltreoceano, statunitensi, canadesi, australiani e sudafricani. 

 

1* : le nuove leve si affacciano al mondo del volteggio

La giornata di giovedì è stata, come al solito, dedicata innanzitutto alle visite veterinarie, quindi alle prove delle varie specialità della categoria 1*. Più che buono il livello dimostrato, confermato dal fatto che molti ragazzi hanno ottenuto le qualifiche necessarie per la partecipazione alla competizione 2*, che è cominciata il giorno seguente. Inutile sottolineare quale sia stato il grande l’impegno agonistico e fisico per tutti questi atleti, ripagati comunque da una altrettanto grande soddisfazione. 

Tra i tratti salienti di questa competizione 1*, vale la pena menzionare il podio delle agguerritissime, piccole della categoria Children. Le prime tre classificate si distinguono in modo particolare, nell’ordine sono Amelie Linda Fischer (SUI, R. Klöti, Reno), Aurelie Richter (GER, K. Wagner, Samor) e Maya Matteini (ITA, M. Callegari, Nova), tutte e tre con punteggi molto prossimi al 7. 

La classifica delle ragazze solo un po’ più grandi, le Junior 1*, si tinge completamente del rosso della bandiera elvetica: la Svizzera piazza ben quattro atlete nelle prime quattro posizioni. Il podio è stato occupato, nell’ordine da Yael Winkler (M. Winkler-Bischofberger, Rayo de la Luz),  Lena Bollhadler (M. Winkler-Bischofberger, Rayo de la Luz) e Yara Metwaly (A. Löwy, Fiall Raven). Tutte hanno raggiunto la qualifica per l’ambita categoria 2*, e si sono cimentate, distinguendosi, nel concorso successivo: Lena  Bollhadler,in particolare, ha conquistato addirittura il terzo posto.
Anche la nostra Aurora Zuanel (ITA, N. Vidoni, Robert Redford 5) non sfigura affatto, si classifica quinta e non solo c’entra la qualifica, partecipa al concorso 2*, e ottiene il grandissimo risultato di passare in seconda fase alla sua prima esperienza, rientrando così tra le migliori 15 Junior 2* di questa competizione.

Peccato per la competizione Senior, che, in verità, ha una classifica completamente falsata: le prime quattro posizioni sono occupate da atlete (bravissime!) già da tempo classificate 3* e 2* Young Vaulters. Il regolamento permette loro di partecipare, con un altro cavallo, in qualunque categoria, anche inferiore, e questo fatto viene spesso sfruttato per far fare “pratica” ai nuovi cavalli, la cui preparazione non è magari del tutto completa per sostenere prove ai massimi livelli. Questo, a nostro parere, non dovrebbe succedere. 

Anche se il cavallo è “crudo”, alle prime uscite internazionali, se lo si porta in una gara importante vuol dire che lo si ritiene ragionevolmente pronto per sostenere la competizione. Visto che nel volteggio il 75% del punteggio non dipende (almeno direttamente) dal cavallo, non ci pare molto bello che delle volteggiatrici molto esperte competano con quelle di livello decisamente più basso, togliendo loro il piacere di confrontarsi (ed eventualmente vincere) tra pari. Una gara in 1*, per uno Young Vaulter o un 3*, non porta alcun vantaggio, non vale per qualifiche di alcun genere; secondo noi sarebbe più corretto che, anche con un nuovo cavallo, si partecipasse nella propria categoria, facendo gli obbligatori 1*, se necessario, prendendo anche “0”, ma valutando il cavallo, che in ultima analisi è lo scopo dell’uscita in gara.  In conclusione, congratulazioni a Michelle Brugger (SUI, S. Graf, Dressage Royal Junior), Leandra Stadelmann (SUI, S. Graf, Dressage Royal Junior) e Luana Nienhuser (SUI, M. Hagmann, Pralin di M’Lin), ma soprattutto onore a Eleonora Casali (ITA, M. Callegari, Dublin VDM), quinta in classifica ufficiale, ma trionfatrice nella classifica delle vere volteggiatrici senior 1*. 

Nel Pas de deux Junior 1* trionfano, con netto distacco, le tedesche Clementine Mandelsloh e Carlotta Prislin (J. Handel, Amontillado 9) che, con la qualifica conseguita, ottengono il pass per partecipare (e vincere) anche in categoria 2*. Nelle piazze d’onore due coppie italiane: Aurora Girelli e Gaia Davoli (N. Vidoni, Dante), e Maria Mescalchin e Alessandra Tietto (C. Petersohn, Dorian).

2*, la porta per le competizioni continentali per Junior e Young Vaulter

I tre giorni di gara di 2* e 3* sono stati al solito intensissimi, un vero tour de force che  ha messo a dura prova sia concorrenti che giudici.

Dalla Francia arrivano sempre ragazzi in gara, molti più che da altre nazioni, è bello come abbiano sempre nuove leve. Il podio della categoria Children 2* è loro, si impone Yannis Guyot Gay (J. Guyot, Maesmynac Mr Jazz), seguito da Louis De Abreu che partecipa prima con Guimove de Bournier (lunger D. Nousse), poi con Ursus de la Folusiere. 

In campo femminile due atlete sono sicuramente in rapida ascesa, Aurelie Richter (GER, K. Wagner, Samor) e  Amelie Linda Fischer (SUI, R. Klöti, Reno), che si sono scambiate le posizioni sul podio rispetto alla categoria 1* di cui erano analogamente state protagoniste. Segue Giulia Scattolin (ITA, M. Varago, Chelsea) il cui ottimo piazzamento la conferma ancora come una delle giovani promesse del volteggio italiano.

L’individuale 2* Junior femminile è, non smetteremo mai di dirlo, una vera fossa dei leoni, dove però si cominciano a riconoscere le stelle nascenti dello sport. I punteggi assegnati alle vincitrici sono veramente degni di nota, e le atlete non potranno che essere future protagoniste del mondo del volteggio equestre. Veramente straordinaria  Fanny Seidl (AUT, K. Moneuse, Filon), insuperabile nel libero, ma anche Polina Shovkova (UKR, C. Raddatz, Belasco) sta ottenendo dei risultati significativi, per non parlare di Lena Bollhadler (SUI, M. Winkler-Bischofberger, Rayo de la Luz), di fresca provenienza dalla categoria 1*. L’emozione ha probabilmente giocato un brutto scherzo a Matilde Resente (ITA, N. Vidoni, Robert Redford 5), ma va bene così! Dopo un primo round veramente incoraggiante, grazie soprattutto ad un grande libero, in seconda fase osa passaggi ancor più audaci, ma scivola e inevitabilmente scala in classifica. La prova, comunque, è da considerarsi più che positiva, soprattutto se si ricorda che Matilde è tra le più giovani a cimentarsi in questa gara. Altre due atlete italiane si annoverano tra le migliori 15, Maria Sole Matteini (M. Callegari, Nova), che ultimamente fa fatica a trovare quella condizione che un paio di anni fa l’aveva portata veramente ai massimi livelli e che speriamo possa ritrovare presto, e Aurora Zuanel (N. Vidoni, Robert Redford), vera sorpresa del team nazionale.

Portano grande soddisfazione all’Italia i risultati ottenuti dai nostri due atleti Ettore Arena (K. Moneuse, Filon) e Tommaso Comi (N. Vidoni, Dante), rispettivamente oro e argento nell’individuale maschile. Ettore e Tommaso si sono presentati all’appuntamento in piena forma, entrambi hanno mostrato una crescita considerevole, notevole sicurezza in groppa al cavallo. Sono seguiti in classifica da Noe Guyot Gay (FRA, J. Guyot, Bossanova).

Noemi Licci (SUI, R. Blieske, Acomets Neo) prova il nuovo cavallo partecipando nella categoria 2*  senior, e, come da previsione, si impone davanti all’ottima Silvia Damasco (ITA, L. Monico, Cranach’s). Segue l’australiana Tegan Davis su Chomelix de la Pomme alla longia di Matteo Bartalini. 

Altra categoria “calda” è la 2* Young Vaulter, ponte tra la Junior 2* e la massima divisione Senior 3*. Ancora Noemi Licci (SUI, R. Blieske, Nashville Grandia Z) davanti a tutti, con tre prove tecnicamente ed artisticamente di livello superiore ad ogni altra. Immediatamente dietro troviamo Lisa Marie Wagner (GER, K. Wagner, Cascais) e Giorgia Fanucci (ITA, E. Lambardi, Sperlari Gold), le cui prove sono state giudicate un po’ meno sicure, ma pur sempre notevoli. 

In campo maschile due soli concorrenti, ma entrambi di ottimo livello: Innanzitutto Leonel Gelke (GER, J. Stelzer, Dr. Grunow), ma anche Romain Simonet (SUI, M. Degiorgi, Livanto CHA CH). Al di là delle indubbie doti tecniche, entrambi hanno stupito per le capacità interpretative.

Come anticipato, Clementine Mandelsloh e Carlotta Prislin (GER, J. Handel, Amontillado 9) sono le protagoniste anche della sfida tra i pas de deux junior 2*: hanno matenuto saldamente il comando in entrambe le prove, che sono state eseguite con scioltezza, senza errori di nota.  Soddisfacenti anche le prove di Lea Maeder e Lena Nyffenegger (SUI, S.N. Nyffenegger, C Limited Edition), grazie alle quali si posizionano sul secondo gradino del podio, e quelle di Francesca Costantino e Isabella Frione (ITA, I. Magnani, Star Walker), classificatesi terze. Al di là del piazzamento, la coppia italiana deve rallegrarsi perché, grazie ad un costante impegno e duro lavoro, ha saputo dimostrare di poter essere competitiva ad alti livelli.

Insolitamente numerose, per il panorama italiano, sono state le squadre junior 2* scese in arena. La squadra tedesca formata da Jennifer Reichert, Tamina Kittler, Anni Mittmeier, Emma Gille, Aurelie Richter, Amari Santamaria Diaz (P. Wagner, Samba’s Argument Von Ka), si impone di stretta misura sulle svizzere Daria Ziegler, Yael Winkler, Miria Kleger, Mona Muller, Hanishe Aliu, Lena Bollhalder, Tiziana Fini (M. Brander, Solitario). Entrambe le squadre hanno presentato un esercizio libero curato nei particolari, con passaggi acrobatici. La medaglia di bronzo è andata ad un’altra squadra svizzera, quella formata da Seraina Foster, Tina Marti, Julie Muntener, Jill Gruber, Amelie Linda Fischer, Ayona Diethelm (R. Blieske, Karlito), che ha anch’essa ottenuto ottimi voti.

 

3*, la massima categoria

Arriviamo dunque alla categoria regina, la 3*. 

Negli individuali maschili, la classifica finale ha sostanzialmente rispettato i pronostici, ma bisogna rilevare che i “parziali”, i risultati dopo la prima e la seconda giornata, hanno riservato molte sorprese. Davide Zanella (ITA, K. Moneuse, Eclair du Logis) riesce a imporsi solo con l’ottimo libero, dopo che un esercizio tecnico, per lui un po’ deludente, lo aveva fatto retrocedere (dopo la seconda giornata) al terzo posto. Con il suo freestyle, Davide riesce a superare l’elvetico Lukas Heppler (M. Hagmann, Colonel V. Forst), inizialmente al comando. Sven Ris (SUI, M. Winkler-Bischofberger, HCHC’s Fuerst Fabelhaft) è stato il vero protagonista della seconda giornata, autore del miglior technical test, che lo aveva fatto temporaneamente risalire di una posizione.   

In campo femminile una Kimberly Palmer (USA, L. Carnabuci, Rosenstolz 99) in stato di grazia, sovrasta ogni altra concorrente. Nonostante gli ottimi liberi, nulla possono le dirette inseguitrici, Michelle Brugger (SUI, M. Winkler-Bischofberger, Acardi Van de Kapel) e Ronja Kahler (GER, K. Wagner, Cascais). 

Valeria Tomei (ITA, S. Lucchesi, Levante del Monte Acuto) è la migliore delle italiane e si conferma atleta assolutamente affidabile, sempre in forma costante. Subito dopo di lei si piazza Rebecca Greggio (ITA, K. Moneuse, Eclair du Logis), non alla sua prova migliore, anche se a sua discolpa bisogna dire che non si esibiva sul “suo” Orlando Tancredi, ma sul cavallo che sta preparando e che  nel prossimo futuro lo affiancherà.

Gara completamente a senso unico quella del pas de deux. Rebecca Greggio e Davide Zanella (ITA), si impongono senza se e senza ma, anche presentando un esercizio più semplice del solito, adatto a Fran d’Alme, il cavallo, longiato da Laura Carnabuci, che sostituirebbe Orlando Tancredi in caso di necessità. Rebecca e Davide sono seguiti a distanza da Michelle Brugger e Rémy Brunner (SUI, M. Winkler-Bischofberger, Acardi Van de Kapel) i quali precedono Romy Schiess e Céline Wilde (SUI, P. Mischol, Royal Lotti). 

Per concludere le squadre. Solo due quelle che hanno potuto concludere la gara: la prima è quella formata da Enya Rawyler, Leonie Linsbichler, Maria Klosin, Kirsten Sennett,  Yara Metwaly, Sarah Linder (SUI, A. Löwy, Fjall Raven) che ha eseguito ottime prove, sia negli obbligatori che nei liberi. Viceversa, nonostante la grande esperienza dei suoi volteggiatori, la squadra di Seefeld (AUT), formata da Sophie Pittl, Lena Bachbauer, Sophia Wackerle, Sarah Gollubics, Rebecca Friesser, Dominik Eder, Georg Gabl (M. Seyrling, Fuerst D) è stata decisamente piegata dalle intemperanze del compagno a quattro zampe, che ha lasciato lavorare ben poco i suoi volteggiatori.

Classifiche complete