Cynthia Danvers, giudice internazionale, lunger e proprietaria di un club agonistico in Olanda, si è avvicinata al volteggio all’età di undici anni, rappresentando i Paesi Bassi a livello internazionale sia in squadra che individualmente. Tra i suoi riconoscimenti, si annoverano numerose vittorie ai campionati nazionali e molteplici partecipazioni ai campionati continentali e mondiali. Il suo miglior risultato internazionale a livello individuale è stato il nono posto ai WEG 1994 a L’Aia (NED) che è ancor oggi il miglior piazzamento mai ottenuto individualmente da un volteggiatore olandese ai campionati mondiali. Oltre ad aver fondato il proprio club, di cui è coach e lunger, ha allenato per sei anni la squadra americana di volteggio, ed è una stimata giudice FEI di terzo livello.

Marchio di Fabbrica… o Marchi di Fabbrica? Questo è il dilemma quando si pensa a questo libero. Dal punto di vista della creatività, il team olandese Roy Rogers non ha nulla da invidiare ad alcun altro. Che si parli di incredibili salite o impossibili figure eseguite a penzoloni sul cavallo, il loro freestyle è stato sicuramente uno dei più originali ed innovativi delle ultime stagioni. Così tanti passaggi e nuovi esercizi! Si potrebbe dire che il loro vero marchio di fabbrica sia la creatività stessa. E questa creatività deriva niente meno che dalla necessità, visto che hanno dovuto inventare nuove figure che gli permettessero di essere competitivi al massimo livello, anche quando la loro volante è cresciuta a tal punto da superare in altezza le compagne che avrebbero dovuto sollevarla.
Ma veniamo al punto.
Quando ho visto questo esercizio per la prima volta, il primo pensiero è stato “wow, quel cavallo deve essere un santo”, seguito poco dopo da “il solo pensare di fare una cosa del genere, deve essere sembrato una pazzia la prima volta”. Ed in effetti, come ha detto Cynthia Danvers, giudice internazionale e lunger della squadra, che ha risposto alle domande per questo articolo, niente di tutto ciò sarebbe stato possibile senza il cavallo Rubin, che non è solo è particolarmente docile, ma a quanto pare è anche abbastanza indifferente all’avere delle persone penzolanti dalla sua groppa. E le ragazze… beh, a quanto pare sono rimaste abbastanza colpite dalla singolare richiesta della loro lunger.

Ho sempre idee strampalate quando penso al libero, mi piace pensare fuori dall’ordinario.

Com’è nata la figura?
Ci stavamo divertendo ad inventare nuovi esercizi per il nostro libero, e visto che Rubin Royal è molto docile e assolutamente insensibile a quanto accade sulla sua schiena ho lasciato le ragazze provare.
Avete preso ispirazione da qualcuno o qualcosa?
In realtà no. Ho sempre idee strampalate quando penso al libero, mi piace pensare fuori dall’ordinario.
Cos’è successo la prima volta che l’avete provata a cavallo?
La prima volta Renke, la ragazza appesa dietro il cavallo è semplicemente scivolata, è stato molto difficile riuscire a farla rimanere in quella posizione.
Quali sono state le varie fasi di preparazione?
Innanzitutto provare ad appendersi. Successivamente abbiamo aggiunto la spaccata ed in ultimo l’uscita. Quella è stata la parte più difficile.
Quanto tempo ci è voluto perché foste soddisfatte dell’esecuzione?
È riuscita già al terzo tentativo, il difficile era stato cominciare. Dopo cinque allenamenti eravamo già soddisfatte.

Ho dovuto cominciare a pensare a tanti esercizi che fossero interessanti dal punto di vista artistico per compensare il fatto che non avessimo una vera volante.

Quand’è stata la prima volta che l’avete presentata in gara?
Al CVI di Ermelo nel 2017.
Qual è stata la reazione del pubblico quando l’ha vista? Avete ricevuto qualche commento particolare che vi va di ricordare con noi?
Molti wow! E molti commenti e reazioni positive. La nostra volante è diventata molto alta, quindi ho dovuto cominciare a pensare a tanti esercizi che fossero interessanti dal punto di vista artistico e mai fatti prima. Questo per compensare il fatto che non avessimo una vera volante, ma che ci permettesse comunque, nonostante non facessimo sollevamenti alti, di ottenere un buon voto nell’artistico. E abbiamo avuto il voto più alto durante quel cvi ad Ermelo.
Avete già in mente qualcosa di nuovo per la nuova stagione?
Penso sempre ad esercizi nuovi. L’anno prossimo ci saranno molte nuove idee!
Nel pattinaggio su ghiaccio o in ginnastica artistica i nomi degli esercizi sono spesso collegati al nome della prima persona ad eseguirle. Come chiamereste il vostro esercizio? Proponeteci dei nomi!
Ne stavo parlando insieme alla squadra e ci è venuto in mente “Hangover” o “Sospensione dietro il cavallo” o magari “Sospesione C.D.” (Cynthia Danvers, ndr).
Ma magari qualcun altro ha un nome migliore!