Come ogni anno nel periodo Pasquale, l’Equipolis Tiziana di Fossalta di Portogruaro si tinge di tutti i colori delle nazioni impegnate nel CVI di apertura della stagione. Come da tradizione sole, pioggia e vento si sono alternati, quasi a sottolineare le alterne sorti dei volteggiatori partecipanti, numerosi e di alto livello. Nutrita la rappresentanza non solo dell’Italia, Austria, Germania e Svizzera, da anni assidui frequentatori dell’importante appuntamento italiano, ma erano presenti anche atleti dalla Repubblica Ceca, Russia, Spagna e Marocco.
Nove le nazioni partecipanti, oltre 200 volteggiatori iscritti e un’ottantina di cavalli. Non male per il primo appuntamento della stagione, svoltosi in contemporanea con l’altro tradizionale appuntamento pasquale, il CVI francese di Saumur. Come da manuale le competizioni si sono aperte con le categorie 1*, di cui abbiamo approfonditamente parlato qui.
Tre giorni di gara intensi, dove atleti affermati e giovani volteggiatori emergenti hanno dato il massimo. Sicuramente questa volta la parte del leone l’ha fatta l’Austria con venti medaglie conquistate di cui nove ori. Il medagliere vede al secondo posto la Germania con quindici medaglie (sei ori), quindi l’Italia con undici medaglie (cinque ori).
Soddisfazione da parte dell’organizzazione per la nutrita partecipazione di volteggiatori individuali e squadre del massimo livello: 18 individuali femminile, 9 individuali maschile, 4 squadre, 7 Pas de Deux.
INDIVIDUALI FEMMINILI
Decisamente combattuta la gara individuale femminile 3*, vinta da Katharina Luschin (Maria Lehrmann, Fairytaile) che ha scalato un gradino del podio ad ogni prova disputata. Dietro di lei si sono classificate la svizzera Marina Mohar (Simone Aebi, For Ever du Chalet CH) e la tedesca Regina Burgmayr (Lars Hansen, Feliciano). Al quarto posto la nostra Silvia Stopazzini (Laura Carnabuci, Rosenstolz 99). Una delle favorite, Jasmine Lindner (AUT), prima negli obbligatori, e seconda dopo il programma tecnico, si è ritirata a causa della caduta nell’uscita della seconda prova. Piccola delusione per l’Italia per la mancanza di Anna Cavallaro che ha dato forfait a causa di una brutta bronchite. Ad entrambe le volteggiatrici il nostro augurio di una pronta ripresa.
INDIVIDUALI MASCHILI
Ricca di colpi di scena anche la gara individuale maschile 3*. Alla fine, dopo vari avvicendamenti in classifica, a spuntarla è stato Francesco Bortoletto (ITA), accompagnato da Laura Carnabuci e Rosenstolz 99. Grande soddisfazione per il nostro Francesco, che con un’ottima prestazione nel libero, è riuscito ad ottenere proprio in casa la sua prima vittoria internazionale nella categoria individuale. Lukas Heppler (Kathrin Mumprecht, First Nobady), campione svizzero reduce dall’argento nella finale di Coppa del Mondo si è classificato secondo e Giovanni Bertolaso (ITA), con Monaco Franze 4 e Nelson Vidoni alla longia, al suo debutto nella massima categoria, ha conseguito un eccellente terzo posto.
SQUADRE
Nella competizione a squadre, il gruppo austriaco di Maria Lehrmann con Alessio L’Amabile è stato saldamente al comando fin dal test obbligatorio. In tutte e tre le prove la squadra ha dato prova di grande precisione di esecuzione oltre a gradevolezza e fantasia nella costruzione dell’esercizio libero. La conquista della seconda piazza da parte della squadra tedesca longiata da Alexander Hartl (cavallo Lazio 9) è stata molto meno scontata. L’Italia di Laura Carnabuci si è dovuta accontentare del terzo posto, Hot Date Tek non è riuscito infatti, negli esercizi liberi, a tenere il passo di Lazio 9 e Alessio l’Amabile.
PAS DE DEUX
L’inno tedesco ha infine suonato per il pas de deux composto da Michael Walker e Nadja Wiesenberg (Nicole Wahl, Rochford 26) seguiti dalle austriache Eva Nagiller e Romana Hinter (Klaus Haidacher, PLI Oreille) e dalle svizzere Seline Walder e Svenja Lehmann (Rita Blieske, Bentley II). Nessuna coppia italiana ha partecipato a questa competizione, il nostro pas de deux di punta, formato da Lorenzo Lupacchini e Silvia Stopazzini, sebbene inizialmente iscritto, ha preferito non partire per non compromettere la piena ripresa di Lorenzo, reduce da un infortunio occorsogli lo scorso inverno.