6-8 dicembre, è tempo per un grande classico di Natale. Come ogni anno, la Salzsburg Arena ha ospitato nel week-end dell’Immacolata l’annuale CVI, ultimo appuntamento internazionale dell’anno 2019. Nonostante la mancanza dell’evento clou della Coppa del Mondo, sospesa fino a nuovo ordine per mancanza tanto di iscritti quanto di comitati organizzatori, il volteggio è sceso in campo nella Voltigieren Arena per l’ultimo appuntamento dell’anno. Benché il campo fosse un po’ troppo sacrificato, incastrato tra il ristorante, il campo del salto ostacoli e una piccola area spettacolo, la competizione si è svolta senza inconvenienti, anche se più di qualche cavallo cavalli abbiano avuto difficoltà ad acclimatarsi alle condizioni molto particolari (una naturale confusione da fiera) in cui la gara ha avuto luogo. Comunque sia, l’importanza di questa competizione austriaca è stata, Per alcuni, è il fatto di essere servita come banco di prova per il passaggio di livello, per altri, viceversa, l’ultimo saluto alla categoria di appartenenza.
La delusione maggiore è stata data dal fatto che, dopo l’annuncio della soppressione della World Cup per il volteggio, si sperava di poter assistere almeno ad un Master 3*, gara ad invito, sul genere di quelle proposte annualmente a Wiesbaden, che prevede, un po’ come la World Cup, la performance del solo esercizio libero, eseguito però nella grande arena, nelle condizioni migliori per concorrenti e pubblico. Con nostro grande rammarico però, ancora una volta il volteggio non riesce ad accedere all’Olimpo dell’equitazione, neppure qui, in Austria, che da sempre è una delle patrie elette di questo sport.
Andando in ordine cronologico, Venerdì 6 dicembre, primo giorno di gara, la categoria individuale 1* (ad eccezione dei Children) è stata la prima a scendere in campo e ad incoronare i vincitori del torneo di Natale. Podio tutto austriaco nella categoria femminile junior, Katharina Feldhofer (Melanie Neugebauer, Ramazzotti 155), Anna Sophie Klaushofer (Veronika Greisberger, Pink Floyd) e Verna Nentwig (Melanie Neugebauer, Ramazzotti 155). Ancora Austria nella seior 1* con, Marlene Drack al comando (Marcela Hoffmann, Tosca) seguita dalla sorella Viktoria Drack (Marcela Hoffmann; Tosca) e al terzo posto l’italiana Manuela Sasso (Nelson Vidoni, Dante). Per gli Junior maschili 1* i podi sono andati rispettivamente a Philip Goroncy (GER, Friederike Schillings, Turtock), Joscha Schwerdfeger, (GER, Friederike Schillings, Turtock) e Samuele Raffo (ITA, Kevine Moneuse, Filon). La categoria maschile senior 1* è stata poco rappresentata, comunque segnaliamo la buona prestazione di Mirko Sogliani (ITA, Nelson Vidoni, Dante). Poca partecipazione anche nei Pas de Deux 1*, sia senior dove si sono esibite con soddisfazione solo le austriache Nina Heisler e Hannah Haberl (Marcela Hoffmann, Fabis), che nella categoria junior la cui coppie sono risultate nell’ordine Theresa Rainer-Anna-Sophie Klaushofer (AUT, Veronika Greisberger, Pink Floyd) e Geerte van der Meer-Ilonka van Dam (NED, Corinne Bosshard, Carlos).
La prima giornata di gare è proseguita con gli obbligatori della massima categoria e delle squadre.

Italiani a Salisburgo

Per l’Italia, sono scesi in gara Anna Cavallaro, Giovanni Bertolaso, entrambi al rientro dopo un anno di stop, Lorenzo Lupacchini, nella categoria tre stelle; Alessia Bovati, Sofia Crippa, Arianna di Paola, Giada Samiolo, Giorgia Varisco, Edoardo Dall’Amico e Tommaso Sclauzero nella categoria tre stelle; Francesca Costantino, Vittoria De Sciora, Greta Gimignani, Manuela Sasso, Samuele Raffo e Mirko Sogliani nella categoria una stella.

Con sabato 7 dicembre, seconda giornata di gare, si comincia ad entrare nel vivo della competizione. Viene attribuito un altro premio, quello alla squadra 1* partecipante, la Sternchen-Juniorteam (GER Sabine Kersten, Argonaut G), si aprono le danze per le categorie 2* e i Pas de Peux 3*, mentre gli individuali 3* affrontano la prova probabilmente più impegnativa, il Technical Test.
E veniamo a domenica 8 dicembre. Se fossimo in una commedia natalizia, il gran finale sarebbe sicuramente il ricongiungimento dei protagonisti dopo il dramma a metà film. Nel nostro caso, il ricongiungimento più importante è sicuramento quello di Anna Cavallaro e Giovanni Bertolaso (entrambi su Monaco Franze, entrambi longiati da Nelson Vidoni), che sono tornati a calcare i campi di gara dopo un anno di assenza. Rientro Ripresa con vittoria per Anna, che ha staccato la concorrenza di un oltre punto e mezzo ottenendo un 7,736 di grandissima soddisfazione per lei e tutto il suo team, vista la comprensibile tensione dovuta al primo rientro in competizione dopo il grave infortunio a ginocchio occorsole agli scorsi WEG. Seconda classificata l’americana Ana Schult su Amoroso 30, lunger Cornelia Fisher, mentre la terza piazza è andata a Cornelia Pikl (AUT, Melanie Neubauer, Ramazotti 155). Ritorno alla grande anche per Giovanni Bertolaso, anche lui assente dai WEG, dove si era rivelato decisamente una promessa. Giovanni ha ottenuto la seconda piazza per dietro all’altro italiano in gara Lorenzo Lupacchini (Laura Carnabuci, Rosenstolz 99), contentendo al connazionale la palma della vittoria. Alla fine il distacco tra i due è risultato veramente molto esiguo, una soddisfazione sicuramente non da poco per lui, visto che Lorenzo Lupacchini, che ricordiamo è stato medaglia d’oro nel Pas de Deux ai WEG 2018, è in continua crescita anche nella categoria individuale e si sta rivelando sempre più competitivo tra i massimi volteggiatori europei.
Sempre per la categoria 3* ma nei Pas de Deux troviamo le coppie Yvonne Oettl-Marlene Drack (AUT, Marcela Hoffmann, Little Louis 7) e Melina Wuggonig-Sophie Hartlieb (AUT, Robert Röbl, Fornarina 3).
L’ultima giornata di gara non si è naturalmente limitata alle sole categorie 3*, al contrario, si sono seguite con interesse le competizioni dei 2*, individuali e squadra e dei “piccoli” della categoria Children, sia 1* che 2*.
Per i Children erano presenti solo concorrenti femminili. Il gradino più alto del podio è stato conquistato in entrambi i casi dall’Italia, nell’1* con Greta Germignani (Kevine Moneuse, Filon), seguita da Sophia Auer (AUT, Veronika Greisberger, Pink Floyd), quindi da Mia Kluge (GER, Andrea Blatz, Eristoff B.J). Nel 2* oro a Giada Samiolo (Kevine Moneuse, Filon), che ha tenuto decisamente a distanza Amelie Göritzer (AUT, Robert Röbl, Fornarina 3) e Ada Myllärinen (FIN, Isabel Fiala, Rosselini VP).
Come sempre le gare più partecipate sono quelle degli individuali junior 2*. Anche in questo caso non si può dire che l’Italia non abbia avuto le sue soddisfazioni, ottenendo varie medaglie. Nella competizione femminile ha vinto la svizzera Joeana Mumprecht (Kathrin Mumprecht, First Nobody), seguita dalle nostre ormai “collaudate” Giorgia Varisco (Kevine Moneuse, Filon) e Arianna Siliberti (Laura Carnabuci, Lambic van Strokappeleken). In campo maschile si riconferma ancora una volta atleta più che promettente Edoardo Dall’amico (ITA, Nelson Vidoni, Monaco Franze), che con questa vittoriosa performance dà l’addio alla categoria 2* e a cui facciamo il nostro più caro “in bocca al lupo” per le nuove esperienze che dovrà affrontare. Al secondo posto si piazzano due tedeschi Joscha Schwerdtfeger (Friederike Schillings, Turtock) e Philip Goroncy (Friederike Schillings, Turtock).
Un’arena tanto ristretta non è certo l’ideale per il volteggio, soprattutto per le squadre. Fortunatamente comunque non ci sono stati incidenti, anche se il nervosismo dei cavalli dovuti alla condizione in cui si svolge la competizione ha, in qualche occasione, certamente impedito che gli atleti potessero ricavare soddisfazione dal loro lavoro. Due e squadre in gara: nell’ordine Equus I (GER, Christina Ender, Feel the Beat) e UVT Salzburg Wals – Schullergut (AUT, Marcela Hoffmann, Fabis).
Con questo si conclude l’edizione 2019 del CVI dell’“Immacolata”. Un po’ sottotono rispetto agli anni precedenti. Salisburgo vale sempre e comunque una visita, ma sarebbe veramente un peccato che il motivo per una partecipazione si riducesse alla sola possibilità di visitare i pittoreschi mercatini di Natale.