Eccoci qui, ancora una volta in terra francese, a Le Mans. Campionati Mondiali Juniores, mai così attesi, mai così desiderati, anche se disputati in qualche modo in forma ridotta, senza il pubblico festoso ed urlante così tipico del volteggio. Ma non importa, l’importante è che il campionato ci sia! Giovani atleti di 23 diverse nazioni, provenienti da 3 continenti (per la prima volta partecipano anche due concorrenti dalla Turchia) si confrontano nel bellissimo parterre della Boulerie Jump-Pôle Européen du Cheval. Nonostante il difficile periodo passato, la competizione è completa, l’ingresso della Turchia nel mondo del volteggio equestre segna la speranza che con il tempo (speriamo non troppo lungo) questo nostro fantastico sport si sviluppi anche in contesti e nazioni nuovi.
Calda l’atmosfera del Boulerie Jump, i raggi del sole filtrano dai finestroni e scaldano l’ambiente donando, con la complicità del legno e dell’arancione, colore del centro, una luce stupenda e, per la prima volta, anche una temperatura ideale.
Per i tanti per cui questa è la prima volta, scendere nella grande arena, così luminosa e imponente è stata un’emozione difficilmente descrivibile. Giorgia Fanucci, atleta italiana, ci ha confessato che durante le prove, appena calpestata la chiara e morbida sabbia del campo di gara, tremava come una foglia. Buon segno, Giorgia! Sei viva e ci tieni a quello che fai. Comunque vada sei arrivata fin qui e te lo sei meritato.
Sam Dos Santos stupisce tutti
Succede spesso nella categoria juniores, ma quest’anno i nomi dei partecipanti sono proprio praticamente tutti diversi da quelli delle passate edizioni. Difficile quindi fare pronostici, se non quelli scontati che vedono gli atleti tedeschi e austriaci favoriti in virtù della loro grande tradizione. Ogni tanto però anche altre nazioni esprimono grandi campioni! Negli individuali maschile la sorpresa si chiama Sam Dos Santos ed è olandese. Eravamo da sempre così abituati ad un dominio incontrastato della Germania, che questo “outsider”, giovanissimo, ha colto tutti di sorpresa. Più che meritato il tifo e gli applausi non solo del “suo” pubblico. Sam Dos Santos (R. Pierik, Chameur) si è imposto – con i punteggi migliori in ogni prova – sul tedesco Philip Goroncy (A. Dohnert, Hendrikx) che, unico, gli ha dato filo da torcere. In verità anche il terzo e quarto posto sono tedeschi, rispettivamente appannaggio di Simon Stolz (A. Dietrich, Happy Dancer) e Bela Lehnen (M. Arcori, Leo), a riprova di quanto detto sulla scuola tedesca di volteggio equestre. Il confronto tra il giovane olandese Sam Dos Santos e il tedesco Philip Goroncy è serratissimo, separati inizialmente solo da una manciata di centesimi di punto, l’olandese ha tenuto testa benissimo alla tensione e prova dopo prova ha aumentato il suo vantaggio fino a farlo diventare netto. Sam ha esaltato il pubblico con un esercizio libero da oscar, non solo tecnicamente avanzatissimo, ma anche ben interpretato, in grado di trasportare il pubblico. Goroncy, lo segue veramente da vicino, il suo libero è solido, anche se meno emozionante di quello del rivale. Nella sfida in finale il pubblico, emozionato, è stato per tutto il tempo con il fiato sospeso. Questa volta la dirompenza olandese ha prevalso sulla solidità germanica.
Anna Weidenauer la migliore tra le ragazze
Il panorama in campo femminile è un po’ più vario, infatti non si evidenzia ai primi posti un blocco compatto di atleti provenienti da una stessa nazione, come in campo maschile, ma una situazione molto più differenziata, anche se sostanzialmente dominata dalle nazioni di tradizione: Germania, Austria, Svizzera, ma anche Repubblica Ceca. Alla fine si è imposta l’austriaca Anna Weidenauer (M. Lehrmann, Chivas 14), la più regolare e pulita nei vari esercizi proposti. È seguita da due tedesche, la prima, Mona Pavetic (A. Knauf, Eyecatcher) che, eccezionale negli obbligatori, soffre in entrambe le manche del libero. L’altra tedesca è Gianna Ronca (I. Nawroth, Eldorado Vant Gestelhof) che riesce a superare in finale la ottima atleta ceca Tereza Czyzova (O. Svoboda, Aladin).
Meritevoli di lode le prove dei nostri due junior Tommaso Sclauzero (N. Vidoni, Dante) e Antonio Popolo (S. Lucchesi, Adonis) entrambi passati in finale. Peccato che sia Tommaso che Antonio hanno un po’ sentito la tensione della gara e la seconda manche sia stata di livello lievemente inferiore alla prima. Concludono comunque con soddisfazione rispettivamente nono e tredicesimo. Purtroppo per le nostre ragazze Giorgia Varisco (L. Carnabuci, Lambic Van Strokappeleken, 18^ posizione), Giorgia Fanucci (N. Vidoni, Dante, 20^) e Marika Anselmi (N. Vidoni, Dante, 25^) la trasferta si è conclusa già dopo la prima manche di venerdì. Nessuna infatti è riuscita ad entrare in finale pur avendo presentato dei liberi discreti. Come sempre la lotta in campo femminile è accesissima, se non altro per l’alto numero di partecipanti. In questa edizione sono infatti presenti le migliori 52 giovani atlete del mondo, tre per nazione. Tanto per rendere l’idea del progresso che ha subito anche in campo femminile il volteggio, il punteggio dell’ultima ammessa in finale, la quindicesima, è di 7.386, risultato che fino a pochi anni fa sarebbe stato considerato da prime posizioni. Per le nostre atlete il problema maggiore sono sempre gli obbligatori, non molto competitivi nelle gare internazionali di altissimo livello, mentre i liberi sono di solito giudicati bene.
Nelle competizioni a squadre e nel pas de deux la Germania si conferma difficile da battere
La gara di volteggio per eccellenza è naturalmente la competizione delle squadre. La classifica finale conferma quella del primo round, Germania (M. Arcori, Elias 75), Stati Uniti (J. Lux, Gold Junge), Svizzera (C. Bosshard, Lagrima). La Germania deve il suo oro agli obbligatori – oggettivamente decisamente superiori a quelli delle dirette inseguitrici – poiché nei liberi, non è stata la migliore. Molto più belli ed accattivanti sia quello degli Stati Uniti che quello degli Svizzeri. Il programma libero della Svizzera in particolare è risultato il migliore in entrambe le prove. Delude l’Austria che pasticcia molto e si deve accontentare della medaglia di legno. Interessante anche il libero della Repubblica Ceca, vario e ben strutturato, peccato per il cavallo, sicuramente non uno dei migliori, e per alcuni errori commessi in particolare durante il round finale.
Continua la tradizione austriaca e tedesca nei pas de deux. Anche in questa edizione una coppia teutonica, Arne Heers e Lily Warren (S. Henze, Capitano 59) e una austriaca Paul Ruttkovsky e Anna Weidenauer (M. Lehrmann, Copperfield 42), rispettivamente oro e argento, si sono nettamente distinte rispetto alle altre per pulizia degli esercizi e difficoltà. Eleganti e curate in tutti i particolari entrambe le coppie, i tedeschi presentano un romanticissimo pas de deux nei colori pastello del lilla e bianco, gli austriaci interpretano un elegantissimo Willy Wonka con la sua …. cioccolata! Simpatica ed originale la scelta dei personaggi. Buona anche la prestazione della coppia olandese formata da Sam Dos Santos e Elise Van De Ven (R. Pierik, Chameur), terza classificata, che si cimentano anche loro col tema “La fabbrica di cioccolato”.
Con grandissima soddisfazione la coppia italiana formata da Sofia Crippa e Greta Gemignani (K. Moneuse, Filon), la migliore tra quelle formate da sole ragazze, guadagna un meritatissimo quarto posto. Sofia e Greta, hanno eseguito un esercizio vivace e dinamico, perfettamente eseguito sulla musica. La scelta del tema – e conseguentemente dei brani che hanno accompagnato l’esibizione – è risultata vincente, perché trascinanti e pieni di vitalità come lo era la loro grande performer, Raffaella Carrà. Un omaggio a lei, alla sua energia, all’Italia tutta. La speranza e l’augurio che questa nuova giovane coppia possa crescere fino ai massimi livelli sulle orme del loro compagno di squadra Lorenzo Lupacchini. Brave ragazze! Continuate così.