Siamo fuori da tunnel? Non lo sappiamo ancora per certo, ma il ritrovarsi di nuovo – e numerosi -all’ormai tradizionale CVI Italiano che si tiene a Pasqua a Fossalta di Portogruaro (VE), è senz’altro una gioia non da poco. Dopo due anni infelici, ecco che le competizioni internazionali riprendono definitivamente l’usuale ritmo. Ci eravamo lasciati proprio qui, all’Equipolis Tiziana, lo scorso novembre con l’ultimo CVI di una stagione un po’ monca, cominciata con grande ritardo e con numerose defezioni. Per quanto quello possa essere considerato un successo, la partecipazione non fu altissima (e come poteva?), ora invece, è tornata quasi ai livelli degli anni pre-covid.
Da più di quindici anni CVI all’Equipolis Tiziana
Natale con tuoi, Pasqua con …il volteggio internazionale! Sono più di quindici anni che a Fossalta di Portogruaro viene organizzato un concorso internazionale, anche se non in modo continuativo. Il Maestro Luigi Favaro, attuale gestore del centro ed elemento di spicco della Federazione Italiana Sport Equestri, ci ha sempre creduto, così è dal lontano 2006 che organizza ed ospita all’Equipolis Tiziana delegazioni sportive provenienti da tutto il mondo. Anche quest’anno Austriaci, Tedeschi e Svizzeri sono accorsi numerosi come sempre in passato, ma erano presenti anche vari atleti da Spagna, Danimarca, Norvegia, Finlandia e Stati Uniti, oltre che da Ungheria, Polonia e Slovacchia. È stato veramente bello reincontrare non solo gli amici italiani, ma anche quelli stranieri. È stato bello rivedere i team di Ingelsberg, VG Pill, Weicht, …. È stato bello rivedere pas de deux e squadre, anche se la parte del leone in termini numerici continuano sempre a farlo gli individuali.
Primo CVI del 2022 in Europa
Un CVI di tutto rispetto, il primo in Europa nel 2022 e per questo particolarmente sentito e partecipato. Molti sono stati i concorrenti intervenuti sia alla competizione 1* che a quella 2* e con risultati che definire eccellenti è poco. Anche nella massima categoria, la 3*, sono scesi in arena atleti di altissimo livello sia nelle categorie individuali che in quelle a squadre. Lo spettacolo è stato notevole.
Cominciamo con questi.
In campo individuale maschile Lorenzo Lupacchini (C.I. Monzese; L. Carnabuci; Rosenstolz 99) conferma le sue straordinarie doti, e dopo l’exploit della finale di World Cup a Lipsia vince meritatamente anche questo CVI. Gli inseguitori tuttavia, a partire da Julian Wilfling (GER; A. Zebrak; Aragorn 102) e Dominik Eder (AUT; L. Kalcher-Prein; Asti Royal XL) sono stati autori di prove eccellenti, dando del filo da torcere al campione italiano. Particolarmente coinvolgenti le prove tecniche sia di Lupacchini che di Wilfling, così come il freestyle. Wilfling poi, è un vero mattatore, divertentissimo da guardare anche per un occhio non esperto, perché non si limita ad eseguire dei movimenti, ma “recita”, addirittura canta durante l’esecuzione, insomma traspare chiaramente quanto gli piace fare ciò che fa.
In campo femminile i pronostici della vigilia sono stati pienamente rispettati con la vittoria di Eva Nagiller (AUT, K. Haidacher; Dr. Doolittle 5), ma non per questo lo spettacolo è stato di minor pregio. Il programma presentato dalla campionessa austriaca è stato come al solito di squisita eleganza e destrezza. Piazza d’onore per la statunitense Kimberly Palmer (USA; L. Carnabuci; Rosenstolz 99), che ha replicato l’ottima performance della finale di World Cup. Bronzo per la svizzera Danielle Burgi (SUI, M .Degiorgi; Livanto Cha CH). Subito a ridosso del podio si sono piazzate le nostre atlete Rebecca Greggio (Centro Volteggio i Prati; C. Petersohn; Orlando Tancredi), in continua crescita, e Anna Cavallaro (ASED La Fence; N. Vidoni; Monaco Franze 4), di cui salutiamo il ritorno alle competizioni dopo tanto tempo.
Coreograficamente tecnicamente ottimi anche le prove dei pas de deux. Si è imposta da coppia tedesca formata da Diana Harwardt e Peter Kunne (GER; H. Falk; Sir Laulau) la cui performance aveva le caratteristiche di un vero e proprio balletto: curatissimo nei particolari, studiato nei gesti, fluido nell’esecuzione. Completamente diversa la prova della nostra coppia emergente formata da Davide Zanella e Rebecca Greggio (Centro Volteggio i Prati; C. Petersohn; Orlando Tancredi). L’esercizio che ha presentato è decisamente più “aggressivo”, a partire tema ispirato al film “House of Gucci”, anch’esso ben interpretato. Anche se non eseguito in modo impeccabile, nell’esercizio si possono già chiaramente intravedere i semi per una performance degna di nota: ricco di passaggi interessanti e molto verticale, i nostri atleti non mancheranno di regalare all’Italia grandi soddisfazioni in un prossimo futuro.
Nel concorso a squadre la scena è stata dominata nettamente dalla compagine tedesca di Ingelsberg. La squadra, leggermente modificata rispetto all’ultima volta che li abbiamo visti, ma sempre estremamente solida, ha eseguito una prova che ha tenuto il con il fiato sospeso per difficoltà e spettacolarità di moltissime figure.
Anche le categorie 1* e 2* meritano grande attenzione per l’alto livello espresso. Come già anticipato, infatti, essendo questo il primo CVI Europeo della stagione, per un numero significativo di atleti costituiva il passaggio obbligato per l’accesso alla categoria superiore.
Succede quindi che i podi delle categorie 1* sono pressoché identici a quelli 2*. Questo è particolarmente vero nelle categorie Children e Senior, ma anche nella Junior le ragazze che hanno dominato il concorso 1* si sono piazzate benissimo anche nel 2*.
Per quanto riguarda la categoria Senior in particolare, le performance fornite da Annalena De Pellegrini (GER; M. Arcori; Feliciano), Antonia Piecha (GER; M. Arcori; Feliciano), Helen Layher (GER; A. Blatz; Lambic Van Strokappeleken), rispettivamente al primo, secondo e terzo posto nella classifica finale 2* (ma le prime due anche prima e seconda nell’1*), sono di un livello così alto, che non ci sarà nulla da stupirsi se nelle prossime competizioni affronteranno lo Young Vaulter o addirittura il 3*. Considerazioni del tutto simili per Philipp Goppner (GER; T. Evers; Donnerbalken) che è brillantemente transitato dalla categoria Senior 1* alla Senior 2*.
Tutta la competizione è stata fondamentalmente dominata dagli atleti tedeschi, risultati quasi sempre i migliori, salvo rare eccezioni. Alcuni nostri atleti si sono comunque ben piazzati in classifica. In particolare occorre ricordare una new entry della categoria Junior 2* maschile, un giovane atleta che si era già fatto apprezzare nella categoria Children e che ora sembra proprio avviato verso un’ottima carriera: Jan Stellahaegi (ASED La Fence; N. Vidoni; Monaco Franze 4) ha conquistato una prestigiosissima medaglia d’argento.
I migliori italiani
A parte Jan, i migliori italiani nelle categorie 1* e 2* sono stati: Noemi Nelly Przybytek (ASD Il Sagittario; N. Vidoni; No Limit) in Children 1*, sempre in Ch1* Lorenzo Pignata (Centro Volteggio i Prati; A. Coppiello; Tempesta), Tommaso Comi (ASED La Fenice; N. Vidoni; Dante) in Ch2*. Per la categoria Junior 1* citiamo Angelica Di Monte (ASD L’Unicorno; S. Lucchesi; Ducati), per la J2* Marika Anselmi (ASED La Fenice; N. Vidoni; Monaco Franze 4), in Senior 1* Margherita Sonego (ASD Alle Noghere; M. Varago; Chelsea) in campo femminile e Mirko Sogliani (ASED La Fenice; N. Vidoni; Tjibolini) in campo maschile. Per la S2* ottima performance con rimonta di Silvia Damasco (ASD Il Saggittario; N. Vidoni; Dante). Nello Young Vaulter la migliore italiana è stata Giada Samiolo (C.I. Monzese; L. Carnabuci; Filon), nei pas de deux Junior 2* Ginevra Coletti e Lidia Lombardini (Icaro Blu; G. Bardelli; M Bandolero di Formole).