Si sta per aprire ufficialmente la stagione agonistica 2025 del volteggio equestre, in Italia, come nel resto d’Europa, i primi concorsi avranno luogo a partire da fine marzo. È ora quindi imperativo per ogni atleta, proprio per l’approssimarsi dei grandi appuntamenti, conoscere al meglio la propria condizione. Per mettere a punto la preparazione e al contempo divertirsi con amici negli ultimi giorni di carnevale, seguendo una prassi ben consolidata nel nord Europa, per molti è bastato partecipare alla gara di cavallo finto, così simpaticamente organizzata il 2 marzo scorso presso l’Arcostruttura di Vigonza (PD). Il comitato organizzatore, l’ottimo ASD Centro Volteggio ai Prati, ha sempre avuto un occhio attento alle dinamiche del volteggio nel nord Europa, in particolare a quelle della Germania, da sempre leader in questo campo, così, già dallo scorso anno, ha introdotto questa competizione che unisce la gara vera e propria, con una festa tra amici per salutare insieme il carnevale che sta per concludersi.

97 ragazzi di 10 diversi circoli alcuni dei quali provenienti da fuori regione, come Scavalcando Volteggio Equestre dalla Toscana e addirittura Circolo Ippico Taytu dalla Sicilia, si sono sottoposti al giudizio di tre giudici federali che si sono alternati nel ruolo. Due gli aspetti sotto la lente di ingrandimento: le abilità tecniche dei volteggiatori, ma ancor di più l’aspetto artistico dell’esercizio. Se infatti sul cavallo finto, che non si muove, verticali e ruote sono relativamente semplici, e di conseguenza il fatto di riuscire ad eseguirle sul barrel non garantisce di riuscire a farlo anche sul cavallo in carne ed ossa, l’aspetto artistico può invece essere valutato molto più correttamente. Bisogna sottolineare che il voto artistico nel volteggio non dipende solo dal gusto personale del giudice, anzi, il voto scaturisce quasi completamente da canoni precisi, come la varietà delle figure proposte, la loro sequenza, se legate tra loro da movimenti fluidi, se il volteggiatore interpreta bene la musica o se questa è solo un sottofondo pressoché ininfluente, se l’atleta si muove sul cavallo occupando tanti tipi diversi di posizione, e così via… Se mancano alcune di queste caratteristiche il punteggio si abbassa inesorabilmente, indipendentemente dalla prestazione sul cavallo. Per questo motivo anche davanti ad una performance al cavallo finto è possibile fornire eventuali indicazioni di miglioramento.

I numerosi ragazzi che si sono alternati davanti alla giuria e al pubblico, appartenevano a molte se non tutte le categorie previste, dalle ludiche alle agonistiche più avanzate. Si sono impegnati tutti moltissimo, i liberi presentati sono piaciuti tutti moltissimo, e i ragazzi si sono divertiti tutti moltissimo. Il superlativo è d’obbligo in particolare per le ragazze che competono individualmente nella massima categoria junior: Maria Vittoria Vanin (ASD Centro Volteggio ai Prati), Lucia Mescalchin (ASD Centro Volteggio ai Prati) e Anna Beninati (Circolo Ippico Taytu). Le loro prove hanno suscitato particolare impressione ed ammirazione, dei liberi che non vediamo l’ora di poter ammirare sul cavallo.

La mattinata si è poi conclusa con la più allegradelle gare: nella categoria “Happy Carnival”, che ha dato il nome alla manifestazione, si è letteralmente dato sfogo alla fantasia. I circoli hanno partecipato con gruppi anche molto numerosi, il cui compito era di interpretare al meglio un tema di loro scelta. I temi affrontati sono stati veramente i più vari, tutti con musiche azzeccate e con abbigliamento curato. Abbiamo visto caramelle colorate, un pub irlandese, una sessione di “Amici”, un’interpretazione spiritosa dell’“amore”, una schiera di pin-up, gli animali della vecchia fattoria, Tarzan con tutti gli abitanti della foresta, Alice nel paese delle meraviglie. Numeri uno più coinvolgente dell’altro. E per concludere in bellezza una corale esibizione di tutto il gruppo di casa, dei ragazzi del Centro Volteggio ai Prati, con un omaggio al Festival di S. Remo.