Il 29 luglio è dietro l’angolo, giorno in cui si apriranno ufficialmente le elezioni per il rappresentante dei volteggiatori all’interno del Comitato FEI. Dieci sono i candidati per questa posizione, ognuno con le sue idee, obiettivi, priorità, passato sportivo e qualcosa di unico da poter offrire per questo sport.
Siamo convinti che votare un candidato non debba ridursi ad una scelta sulla base della mera simpatia, ma in base alle proposte che si ritengono migliori per la disciplina. Come fare? INFORMAZIONE! Per questo motivo abbiamo chiesto a tutti i candidati di rispondere ad alcune domande (le stesse per tutti) per spiegare cosa intendono fare, i loro obiettivi e priorità in caso di elezione, per aiutare LORO ad ottenere più voti, e per aiutare VOI a fare una scelta più consapevole, quella che ritenete effettivamente migliore per la nostra bella disciplina. Non è questo alla base della democrazia?
Stefan Csandl ha cominciato a fare volteggio da bambino come terapia per affrontare una grave perdita, ma si è presto reso conto che questo sport avrebbe giocato un ruolo molto importante nella sua vita. “Molto presto ho cominciato ad appassionarmi allo sport e ho trovato il mio posto all’interno di questa comunità.” Essere selezionato, a soli quindici anni, per rappresentare l’Austria ai campionati europei 2003 è stato solo l’inizio di un’avventura che lo ha portato a partecipare a sei campionati europei, quattro mondiali e (per ora) tre WEG, in tutte e tre le specialità della disciplina. Stefan ha messo la propria esperienza, premiata con due medagli di bronzo ai campionati, al servizio degli altri atleti come allenatore, fisioterapista ed ora anche come giudice, visto che ha recentemente concluso il corso di primo livello presso il FEI Campus.
“Voglio creare una catena d’informazione, cosicché qualunque cambiamento alle regole arrivi direttamente ai volteggiatori in tutto il mondo attraverso un rappresentante dello sport in ogni nazione.”
Cosa ti ha spinto a candidarti come rappresentate degli atleti?
Il volteggio ha sempre giocato un ruolo molto importante nella mia vita e a me piace anche semplicemente pensare allo sport. Penso spesso ad opportunità o possibilità per il mio meraviglioso sport. Avendo partecipato tre seminari FEI negli ultimi anni, ho capito che per noi volteggiatori è necessario avere una voce forte in quell’ambiente. Ciò incoraggerebbe lo sport ad evolversi in una direzione che supporti anche i nostri bisogni.
Quali sono i tuoi obiettivi per il quadriennio?
Il mio obiettivo principale sarà quello di creare una catena di informazione, cosicché qualunque cambiamento al regolamento arrivi direttamente ai volteggiatori in tutto il mondo attraverso un rappresentante dello sport in ogni nazione. Questa rete potrebbe essere anche molto utile per raccogliere idee e feedback riguardo ai nuovi esercizi tecnici o in merito a qualsiasi cambiamento nel regolamento.
Un altro punto cruciale: vorrei cercare di aumentare la chiarezza nelle linee guida (FEI Guidelines), promuovendo anche una maggiore correttezza anatomica. Infine, credo che le regole dovrebbero considerare e riflettere una certa correttezza biomeccanica e prevenzione degli infortuni, visto che sono il fondamento per uno sport sicuro sia per gli atleti che per i cavalli e gli allenatori.
Hai qualche proposta particolare?
Tempo fa avevo proposto di implementare le uscite difficili nei gruppi, ho creato, insieme a Erich Breiter, Carolyn Bland e Julie Divita, l’idea di un collegamento nel technical test e cambiato la dicitura da “rotazione delle anche” a “rotazione del bacino”, che è anatomicamente più corretto. Vorrei continuare su questa strada e andare ancora più in profondità.
Spesso sento i volteggiatori lamentarsi del sorteggio, quindi vorrei suggerire un sorteggio (per il primo round ai campionati) fatto da gruppi basati sul ranking mondiale. Questo incentiverebbe anche una partecipazione ai cvi. Avere un gran numero di partecipanti alle competizioni internazionali sarebbe ottimo non solo per i comitati organizzatori, ma per lo sport stesso. Certo, bisognerebbe pensare bene a come strutturare la proposta, visto che non tutti hanno la possibilità di partecipare a tanti internazionali come i volteggiatori europei, ma penso che potrebbe essere una buona idea.
Nei prossimi quattro anni, mi piacerebbe molto vedere il nostro sport evolvere verso una situazione di maggiore professionalità.
Quali sono le tue priorità, qualora dovessi essere eletto?
La mia priorità sarebbe fare sì che i cambiamenti di regolamento non rendano la nostra vita troppo difficile o che non mettano a rischio la nostra incolumità per via della selezione di certi esercizi.
Negli ultimi quindici anni di volteggio ho guadagnato molta esperienza che sarei molto felice di mettere a disposizione dello sport.
Hai qualche proposta per incrementare e promuovere il volteggio?
La promozione di uno sport comporta una forte rete costituita da diversi partner. La FEI, i comitati organizzatori, i media ed ovviamente i volteggiatori devono lavorare insieme per presentare il nostro sport al mondo. Creare un gran numero di spettatori. Questo ha bisogno di un livello di competizione molto alto, stelle, teatro emozioni, … raccontare delle storie e non proporre solamente dei liberi bellissimi e mozzafiato.
“Farei qualsiasi cosa per creare delle migliori condizioni per i volteggiatori, usando la mia esperienza come allenatore, fisioterapista, giudice e atleta.”
C’è qualche lato negativo che vorresti migliorare o cambiare?
Credo che un gran lato negativo per noi volteggiatori sia che paghiamo molti soldi per partecipare and un CVI e poi se vinciamo la gara riceviamo solo una medaglietta e una coccarda. Non è giusto. Penso che dovrebbe esserci una regola che si assicuri che gli sforzi che compiamo in allenamento, ma anche che mettiamo nel viaggiare, siano rispettati anche dal punto di vista delle premiazioni in tutto il mondo.
Dal tuo punto di vista, che importanza dovrebbe avere il rappresentante dei volteggiatori all’interno della commissione FEI?
Credo nel dialogo con le posizioni di potere. Penso che nella commissione FEI il rappresentante dei volteggiatori debba essere rispettato, considerato un membro alla pari. I cambiamenti sono possibili grazie al dialogo. Rispettando gli altri membri e preparando le proprie idee, valori e interessi per la causa si può guadagnare il rispetto che serve per innescare il cambiamento.
Domanda scottante: per quale motivo ritieni che I tuoi colleghi volteggiatori dovrebbero votarti?
Perché posso dire onestamente che il volteggio è una parte fondamentale della mia vita e che farei qualsiasi cosa per creare condizioni migliori per i volteggiatori usando la mia esperienza come allenatore, fisioterapista, giudice ed atleta. Nel corso della mia carriera da volteggiatore e allenatore ho creato una rete di amicizie in tutto il mondo. Questo mi aiuterà a sapere di cosa hanno bisogno gli atleti.