Siamo giunti ormai alle ultime battute di questa lunga e ricchissima stagione agonistica del volteggio equestre. Mancano ormai solo poche gare prima degli Europei Junior e Young Vaulters e i Mondali Senior del prossimo luglio. I giochi per le qualifiche stanno per concludersi, quali saranno gli atleti più meritevoli?
Per alcune nazioni la scelta finale dipenderà proprio dai risultati ottenuti nel secondo CVI dell’anno svoltosi in Italia dal 30 maggio al 2 giugno 2024, quello di Villasanta (MB), presso il Club Ippico Monzese.
Massiccia la partecipazione dei volteggiatori svizzeri, molti dei quali hanno conseguito risultati di grande rilievo e si sono fatti apprezzare per la qualità delle loro performance.
Visto l’approssimarsi delle definitive convocazioni nazionali per le massime competizioni, i risultati nelle categorie 2* Junior e Young Vaulters e 3* Senior, sono determinanti e indicativi dello stato di forma in cu si trovano gli atleti. Cominciamo dunque con questi.
Numerosi ed agguerriti come sempre i partecipanti alla categoria individuale 2* Junior. In campo femminile netta vittoria di Mara Hofer (SUI, R. Blieske, Nashville Grandia Z) che ha incrementato, grazie ad una eccezionale seconda manche, il vantaggio sulla svedese Nora Sandberg Muller (M. Heuer, Don Dorador). Sul terzo gradino del podio un’altra svizzera, Eva Carraro (C. Tribolet, Black Beauty VI). Giada Samiolo (L. Carnabuci; Fran Dalme C Z), la migliore delle italiane, si deve accontentare del quarto posto, con un punteggio finale però, più che apprezzabile.
Lotta all’ultimo millesimo di punto tra i due migliori in campo maschile, entrambi italiani. Si impone Ettore Arena (K. Moneuse, Filon) che è riuscito ad eseguire degli ottimi liberi, puliti e coreograficamente gradevoli, nonostante sia stato vittima di un incidente durante gli obbligatori che aveva fatto temere addirittura il suo ritiro. Per fortuna il pronto intervento dei medici ha permesso ad Ettore di tornare in arena in tempo per le prove successive. Piccola delusione per Jan Stellahaegi (ITA, N. Vidoni, Monaco Franze 4), il cui secondo round è stato al di sotto dei suoi standard e ha perso, anche se solo per 3 millesimi, il vantaggio giustamente accumulato nella prima manche. A onor del vero non è stata una competizione solo a due. Ai due italiani segue il tedesco Sebastian Renkl (J. Storey, Wildcard), in verità veramente molto vicino ai due di testa, e dietro di lui, ancora a pochissimi millesimi Romain Simonet (SUI, C. Tribolet, Black Beauty VI). Una gara insomma veramente equilibratissima ed incerta fino all’ultimo.
Solo ragazze nella categoria Young Vaulters, dove primeggia ancora una svizzera Noemi Licci (R. Blieske, Nashville Grandia Z) la cui superiorità nelle tre fasi non è mai stata messa in discussione, neanche dalla ormai solida colonna della squadra italiana Giorgia Fanucci (E. Lambardi, Bambola) che si è classificata subito alle sue spalle. Al terzo posto Marlene Lippl (GER, J. Storey, Wildcard).
Non molti partecipanti alla categoria Pas de Deux 2* Junior, ma non per questo la prova è stata deludente. Artefice di una buona prestazione, si impone nettamente il duo Nora Sandberg Muller / Hilma Bernstrom (SWE, J. Grossglauser RG Bar Le Duc H). Francesca Costantino e Isabella Frione (ITA, Ilaria Magnani Star Walker), hanno faticato un po’, ma promettono molto bene. Sono alle prime armi, devono ancora farsi le ossa, ma la coppia si propone con decisione quale prossima portacolori nel Pas de Deux.
Grande soddisfazione non solo per la vittoria, ma soprattutto per il raggiungimento dell’obiettivo più importante, la qualifica, senza se e senza ma, agli Europei 2024, della squadra italiana junior 2* (N. A. Vidoni, Robert Redford 5). I giovani atleti della “Fenice” hanno convinto tutti, hanno condotto la gara fin dalla prima prova, e ciò nonostante una caduta durante il primo freetest. Si sono comunque decisamente rifatti con il secondo, che è risultato veramente ottimo, sia dal punto di vista tecnico, che artistico. Pulito e fluido nell’esecuzione, con le figure, anche quelle più complesse eseguite con leggerezza, cosa di cui è stato particolarmente grato Robert Redford, un cavallo che certamente non le manda a dire, ma che questa volta si è comportato egregiamente. Durante questa uscita, si sono decisamente visti i grandi progressi effettuati da tutti gli elementi della squadra, sia a due che a quattro zampe, ora devono solo mantenere lo standard dell’ultima performance.
Il team italiano ha prevalso su due squadre svizzere di grande prestigio e tradizione, quella degli Harlekin di Rita Blieske, su Karlito e sulla Lutisburg Junior di Martina Brander con Solitario.
La competitività maggiore si è potuta assistere alla gara regina di questo CVI, l’individuale 3* femminile. In questa competizione si sono incontrate/scontrate veramente delle regine della specialità, grandissime atlete che con altissima probabilità calcheranno l’arena di Berna 2024, e con notevoli probabilità di podio. Alla fine del primo round i distacchi tra le prime tre erano veramente minimi, ma anche la quarta seguiva a poco. Alla conclusione i punteggi danno ragione a Nadja Buttiker (SUI, M. Winkler-Bischofberger Rayo de la Luz), una veterana che, come un buon vino, migliora sempre più al passare del tempo. Buttiker eccelle in tutto, ottiene punteggi superiori ad 8 in tutte e tre le prove, nessun’altra ci riesce. Kimberly Palmer (USA, L. Carnabuci, Rosenstolz 99), che a Monza ha ormai la sua seconda casa, dimostra tutto il suo talento in particolare nel libero, che è risultato il migliore. Danielle Burgi (SUI, S. Burgi, Donareva), solidissima negli obbligatori, ha lasciato qualcosa nell’artistico del tecnico, ed è stata inoltre penalizzata su alcuni aspetti tecnici del libero, che non ha ottenuto il punteggio sufficiente per mantenere il comando, nonostante la valutazione superiore ad 8. La concorrenza è stata spietata! Rebecca Greggio (C. Petersohn, Orlando Tancredi) si conferma la migliore tra le nostre individualiste, anche se non è stata la sua gara più fortunata. Costretta ad inseguire dopo degli obbligatori eseguiti con una certa titubanza a causa di un piccolo inconveniente occorso poco prima di scendere in campo, esagera un po’ nel tecnico per cercare di risalire le posizioni, e sporca un po’ gli esercizi. Molto meglio il libero.
La competizione individuale maschile riserva una bella novità. Dopo il ritiro di Andrin Muller, torna a gareggiare Sven Ris (SUI, M. Winkler-Bischofberger, HCHCS Fuerst Fabelhaft) che ricordiamo superlativo (benché sfortunato) agli europei junior 2019 a Ermelo (NED). La sua performance a Villasanta è stata buona – gli permette una vittoria con distacco – ma siamo sicuri che migliorerà ancora: speriamo di poterlo ammirare anche questo luglio, a casa sua. All’inseguimento della qualifica per i mondiali anche Jace Brooks (USA, C. Petersohn, Dorian), il cui punto debole è stato decisamente l’esercizio tecnico dove deve sicuramente acquisire maggiore sicurezza.
Anche se la competizione è stata limitata, lo spettacolo offerto dalle squadre 3* scese in campo è stato superlativo, in particolare quello di Lutisburg (SUI, M. Winkler-Bischofberger, Acardi Van De Kapel) che meritatamente stravince. La compagine svizzera, da sempre una delle grandi del panorama internazionale, ha prodotto uno show veramente emozionante, curato nei minimi particolari, eseguito magistralmente. Nonostante sia una squadra tutta al femminile, la spettacolarità non ne ha risentito, grazie all’apporto sicuro e potente di atlete del calibro di Buttiker e Hannich. Forza e armoniosità, un’accoppiata vincente.
Più che buona, anche se oggettivamente non allo stesso livello della precedente, la performance della squadra Oberland I (GER, Lena Knopf, Classic Dancer 15).
E veniamo ad un altro scontro tra titani, quello che si è consumato nel Pas de Deux 3*. Uno spettacolo a dir poco eccezionale! Debutto con la nuova coreografia dei vincitori della scorsa Coppa del Mondo Rebecca Greggio e Davide Zanella, che con Orlando Tancredi, il loro fidato grigio, guidati da Claudia Petersohn, si sono imposti lasciando pubblico e giuria a bocca aperta. Un vero boato di trionfo ha accolto la fine dell’esercizio, in particolare della prima prova, un esercizio talmente ricco di difficoltà, ben costruito, accompagnato da una scelta musicale appropriata e coinvolgente, costumi evocativi…insomma, una bellezza!
Ma lo spettacolo non si è limitato alla sola esibizione della coppia italiana, anche lo storico duo Zoe Maruccio/Syra Schmid (SUI, M. Heuer, Latino V. Forst CH) sulla breccia da anni, si è presentato in una forma strepitosa, con un esercizio che, a nostro parere, è loro migliore di sempre. Figure alte, passaggi originali, una complicità e affiatamento tra le due componenti che traspare lungo tutto lo svolgimento. Anche la coppia svizzera di più recente formazione, Ilona Hannich/Li Laffer (S.N. Nyffenegger, C Limited Edition), medagliata agli scorsi Europei di Fliynge (SWE), è cresciuta ulteriormente. Con il nuovo programma, Hannich e Laffer si propongono nuovamente come Pas de Deux outsider, forse, ma competitivo e da non sottovalutare.
Se la corsa alle qualifiche ai campionati continentali e mondiali ha sicuramente catalizzato l’attenzione, tuttavia, anche nelle categorie non interessate si sono visti esercizi molto promettenti, anche in un’ottica di futuro sviluppo.
Negli individuali 1*, si fanno notare Lucia Mescalchin (ITA, C. Petersohn Opus dei van DBay), vincitrice della categoria Children, seguita da Sophia Lucciola (SUI, S.N. Nyffenegger, Miss Callas DMH) e Silvia Paradisi (ITA, E. Capovilla, Conguistador).
Ancora Italia tra le più grandicelle dello Junor 1*: Aurora Bellinato (ITA, A. Cavallaro, Monaco Franze 4) si aggiudica il concorso, subito dopo di lei Seraina Foster (SUI, R. Blieske, Karlito) e Isabel Dal Mistro (ITA, E. Capovilla, Conguistador). Confronto tutto argentino quello svoltosi tra i concorrenti maschili 1*. Prevale Thiago Agustin su Tiziano Francia entrambi su Adonis e longiati da Silvia Lucchesi.
Vittoria scontata quella di Giorgia Fanucci (ITA, K. Moneuse, Sperlari Gold) nell’individuale Senior 1*, il test è in realtà per il suo cavallo, che si comporta bene. Seguono Leonie Koller (AUT, K. Haidacher, Petit Noir 13) e Eleonora Casali (ITA, M. Callegari Dublin, VDM). Se tra gli junior, si affrontano solo argentini, nei senior maschili si assiste ad un derby tutto italiano: Vitaly Davide Vertua (ITA, I. Magnani, High Dancer) vs Filippo Garbinetto (ITA, C. Petersohn, Dorian). Garbinetto è superiore negli obbligatori, ma viene superato da Vertua con il libero.
Alla prova i nuovi Pas de Deux italiani: Aurora Girelli/Gaia Davoli (N. Vidoni, Dante) superano agevolmente Diletta Caldart e Aurora Zuanel (D. Dai Pra, Artù) penalizzate da una prova libera in cui si sono trovate in evidenti difficoltà.
Ancora acerba negli obbligatori la giovane squadra Junior France (J. Hoerdt, Vegas de la Vallee).
Particolarmente interessante, come al solito, la categoria Children 2*. Matilde Resente (ITA, N. Vidoni, Robert Redford 5) conferma ogni giorno di più il suo ruolo di promessa del volteggio italiano. È seguita a breve distanza in classifica da Isalotte Van Agteren (NED, D. Martin, Cairo), mentre Lea Maeder (SUI, S.N. Nyffenegger, C Limited Edition) è terza. Le differenze tra le tre non sono grandi e tutte si sono distinte in particolare in almeno uno degli esercizi liberi.
Liam Tixier (FRA) fa gara contro sé stesso, e sembra perfettamente a suo agio sia con Ursus De La Folusiere, longiato da Daniele Nousse, con cui ha ottenuto il punteggio migliore, che con Cairo, guidato da Darina Martin.
Chiara Tavoso (ITA, N. Vidoni, Monaco Franze 4) finalmente ce l’ha fatta, ha meritatamente vinto la categora individuale senior 2* grazie ad un secondo round perfetto, in totale armonia con il cavallo, pulito ed elegante. La sua posizione è stata però insidiata da Michelle Worz (AUT, D. Dunst, Fuerstenberg 3) che le cede il passo veramente per una mancata di punti. Il podio viene poi concluso da Lena Gaedtke (GER, J. Storey, Wildcard).
Concludiamo la carrellata dei vincitori con il Pas de Deux Senior 2: esibizione complessivamente appagante quella di Leonie Auracher e Charlotte Storey (GER, J. Storey, Wildcard) che precedono Joana Daria Bachmann e Noelle Weise (SUI, A. Stump, Caradetto CH) a cui non è bastata l’ottima prestazione nella seconda manche per superare le avversarie tedesche. Le svizzere sono invece riuscite a sopravanzare le colleghe argentine Natasha Nicole Arrizzabalaga e Morena Rocio Benitez (J. Hoerdt, Vegas de la Vallee) che hanno avuto l’indubbio merito di essere state le più regolari tra le tre coppie.