Il 29 luglio è dietro l’angolo, giorno in cui si apriranno ufficialmente le elezioni per il rappresentante dei volteggiatori all’interno del Comitato FEI. Dieci sono i candidati per questa posizione, ognuno con le sue idee, obiettivi, priorità, passato sportivo e qualcosa di unico da poter offrire per questo sport.
Siamo convinti che votare un candidato non debba ridursi ad una scelta sulla base della mera simpatia, ma in base alle proposte che si ritengono migliori per la disciplina. Come fare? INFORMAZIONE! Per questo motivo abbiamo chiesto a tutti i candidati di rispondere ad alcune domande (le stesse per tutti) per spiegare cosa intendono fare, i loro obiettivi e priorità in caso di elezione, per aiutare LORO ad ottenere più voti, e per aiutare VOI a fare una scelta più consapevole, quella che ritenete effettivamente migliore per la nostra bella disciplina. Non è questo alla base della democrazia?
Claire De Ridder FEI 1Claire De Ridder è olandese ed è conosciuta a livello internazionale da anni. Ha cominciato a praticare il volteggio fin da piccola gareggiando inizialmente in squadra, ed in un secondo momento dedicandosi alle competizioni individuali. Ha partecipato a competizioni del livello più alto, compresi Campionati del Mondo, Coppa del Mondo e WEG ed ora allena. Come dice lei “Non posso immaginare una vita senza volteggio! Per me è così speciale perché è un lavoro di squadra e il legame che si crea con il tuo cavallo e gli altri compagni, compreso il lunger, fa tutta la differenza.”

“Essere in contatto è la cosa più importante. Sapere cosa interessa ai volteggiatori, le loro priorità, cosa pensano, quindi agire di conseguenza.”

Cosa ti ha spinto a candidarti come rappresentate degli atleti?

Ho deciso di candidarmi perché voglio che alcune cose cambino, e mi piacerebbe dare il mio contributo a questo fantastico sport. Voglio che il volteggio evolva, e voglio essere parte di questo sport non solo come atleta, ma anche a livello dirigenziale.

Quali sono i tuoi obiettivi per il quadriennio?

Innanzitutto, mi informerei su che cosa interessi di più ai volteggiatori, cos’è importante per loro e quali sarebbero i cambiamenti che vorrebbero vedere o gli aspetti da sviluppare. Partendo da questo deciderei la linea da seguire nei successivi 4 anni.
Inoltre mi piacerebbe proprio veder acquistare notorietà al nostro sport, più pubblico, più partecipanti, più competizioni e grandi eventi, e quindi più sponsor.

Hai qualche proposta particolare?

Per conoscere quali siano i desideri, bisogni, idee, e anche i problemi della comunità del volteggio, ho bisogno di comunicare con i suoi membri. Vorrei organizzare, durante i CVI dei momenti in cui ognuno possa venire da me e comunicarmi anche personalmente ciò che pensa. Vorrei poi spedire a tutti un questionario tramite il quale ognuno possa farmi presente idee o problemi.
Il mio sogno è che un giorno il Volteggio entri a far parte degli sport olimpici. Penso che per ottenere questo risultato occorra compiere alcuni passi. Uno di questi è quello di far conoscere di più il Volteggio al pubblico, e anche di renderlo più invitante. Un modo potrebbe essere quello di aumentare il numero competizioni durante i grandi eventi, come già succede con la World Cup. Una stagione di World Cup più lunga, che veda la partecipazione di più volteggiatori, potrebbe aiutare a far crescere il movimento, con la speranza di attrarre più sponsor e audience.
Mi piacerebbe inoltre che tra FEI e volteggiatori si riducessero le distanze, in modo che la FEI diventi effettivamente un’organizzazione “al servizio” dei volteggiatori. Il mio scopo è quello di diventarne il ponte.

Quali sono le tue priorità, qualora dovessi essere eletto?

Ascoltare i volteggiatori e comunicare le loro idee.

Claire De Ridder FEI 2Hai qualche proposta per incrementare e promuovere il volteggio?

Come ho detto prima, penso che sarebbe utile organizzare dei CVI in occasione di grandi eventi, quando è già presente un gran numero di spettatori per il dressage o il salto ad ostacoli. In questo modo si potrebbe approfittare delle strutture già esistenti e della presenza di un pubblico numeroso. Il nostro sport è così bello, presentato nel modo gusto potrebbe incantare tutti. Probabilmente si dovrebbero apportare alcuni cambiamenti alla struttura delle competizioni in modo da renderle più attraenti ed interessanti da vedere, e poi bisognerebbe trasmetterle in televisione, come succede per la Nation Cup ad Aachen.
Penso che la scelta della World Cup di innalzare a 1 minuto e 20 secondi la durata dell’esercizio libero, al posto del tradizionale minuto, sia un buon inizio. La valorizzazione degli aspetti artistici e creativi che ha preso piede negli ultimi anni è un ottimo cambiamento. Anche il technical test è una buona idea, i volteggiatori possono dimostrare le loro abilità tecniche su specifici esercizi, inserendole però in una routine originale. Secondo me occorre accrescere la possibilità di creare routine originali, cosicché il pubblico non si annoi mai.
Dovremmo poi, secondo me, pensare alla possibilità di creare un circuito di World Cup anche per le squadre.

C’è qualche lato negativo che vorresti migliorare o cambiare?

Vorrei che il calendario delle competizioni venisse pianificato con maggiore attenzione. Quest’anno alcuni CVI erano troppo vicini geograficamente e temporalmente. Ad esempio Ermelo, Moorsele, Krumke e Flyinge, si sono svolti uno di seguito all’altro. Sarebbe stato meglio avere più tempo tra le varie competizioni quando le distanze sono relative, cosicché la preparazione possa essere migliore per gli atleti e meno pesante per i cavalli. Così facendo, probabilmente, si avrebbe anche una maggiore partecipazione.

“Provengo da una nazione dove il volteggio non è molto sviluppato. Sarei la voce dei grandi come dei piccoli.”

Dal tuo punto di vista, che importanza dovrebbe avere il rappresentante dei volteggiatori all’interno della commissione FEI?

Il rappresentante degli atleti per il volteggio dovrebbe avere esattamente la stessa importanza degli altri. Dovrebbe essere alla pari.

Domanda scottante: per quale motivo ritieni che I tuoi colleghi volteggiatori dovrebbero votarti?

Penso che potrei essere un buon rappresentante perché so ascoltare e non ho paura di esprimere le mie idee, ma sempre facendolo in modo chiaro e cooperativo. Parlo bene l’inglese, il francese e l’olandese e conosco anche un po’ il tedesco, e questo mi permetterebbe di comunicare facilmente con gli atleti di tutto il mondo. Son estroversa e mi piace parlare ed incontrare nuove persone. Mi sento responsabile nei confronti del mondo del volteggio. Vivo e respiro lo sport e farei sempre del mio meglio. Rappresenterei tutti i volteggiatori, sia quelli appartenenti a nazioni dove il volteggio è molto praticato, come quelli dove non lo è. Io stessa provengo da una di queste. Sarei onorata se i miei colleghi volteggiatori mi concedessero la loro fiducia votandomi.