In concomitanza con i campionati mondiali juniores di volteggio equestre, dal 23 al 28 luglio si sono svolti ad Ermelo (NED) anche i campionati europei assoluti 2019. Quattro giorni di gare intensi e ricchissimi di emozioni, fin dal secondo giorno, quando si è assegnata la coppa delle nazioni. La Nation Cup è una competizione per rappresentanze nazionali, in cui i risultati della prima manche del campionato di due individuali ed una squadra vengono sommati. In questa edizione, un po’ a sorpresa la palma se l’è aggiudicata la Francia, grazie ad uno strabiliante prova di Lambert Leclezio e un altrettanto apprezzatissimo libero della squadra Noroc. Austria al secondo posto a causa di una sfortunata caduta proprio nel l’uscita di Jasmin Lindner, e della squadra che ancora non ha risolto i problemi con la volante. Per quanto riguarda la Germania, terza, solo Jannik Heiland può considerarsi soddisfatto. Thomas Brüsewitz non è riuscito a replicare la superba prova eseguita ad Aachen sono pochi giorni prima, ed è apparso incerto in alcuni passaggi e soprattutto è caduto dal suo famoso flick sul collo. La squadra di Ingelsberg poi, è apparsa non del tutto serena e non ha espresso appieno il suo potenziale. Già penalizzata da obbligatori non eccezionali, anche nel libero i volteggiatori hanno probabilmente sentito la tensione e la responsabilità del momento, sporcando un po’ troppo alcuni esercizi fondamentali.

Individuali maschili: Leclezio irraggiungibile

A nulla ha potuto il magnifico genio Jannik Heiland (GER), autore di una performance che ha del magico, davanti a sua maestà Lambert Leclezio (FRA). La competizione individuale maschile ha avuto la sua naturale conclusione, visto che fin dal primo giorno Lambert Leclezio ha condotto la gara, acquistando ad ogni prova più vantaggio. Obbligatori ottimi, eccezionale tecnico e libero da favola, curato in ogni minimo dettaglio, difficile e nonostante questo ricchissimo di movimenti coreografici originali, sempre sulla musica, sempre in movimento. Heiland è stato perfetto, di una perfezione tedesca, ma non è bastato. Quanto al terzo posto si è assistito ad una bagarre tra Thomas Brüsewitz (GER) e il connazionale Jannis Drewell. Brüsewitz ha sorpassato Drewell di un solo millesimo. Drewell è stato in vantaggio sia nella prima manche, che nel libero finale, dove Brüsewitz è caduto sempre sulla figura del flick sul collo, ma Thomas era stato autore di un technical test veramente ottimo è decisamente superiore a quello di Jannis.
Grandissimo il nostro Lorenzo Lupacchini che ha centrato un traguardo che per il volteggio italiano pareva quasi irraggiungibile: si è classificato quinto, subito a ridosso dei mostri sacri di Germania e Francia. Lorenzo ha convinto la giuria (ed anche il pubblico) soprattutto con la sua interpretazione di Charlot che rispetto a quella presentata lo scorso anno ha arricchito con figure di maggiore difficoltà e movimenti coreograficamente precisi. Quindi grazie, grazie e ancora grazie Lorenzo per le emozioni che hai saputo donarci.

Individuali femminili al cardiopalma

Finalmente Katharina Luschin (AUT) ce l’ha fatta. Ha raggiunto il titolo inseguito da tanto tempo, è la campionessa europea di volteggio equestre 2019. Katharina ha condotto una gara magistrale, in testa sin dalla prima prova, anche se tallonata in modo molto stretto dalla tedesca Janika Derks che si è classificata seconda “sbagliando” solo gli obbligatori, un po’ sottotono. Per il resto anche lei è stata magnifica, e ad un occhio profano è veramente difficile scegliere la migliore, anche perché appaiono diversissime. Dolce ed elegantissima la Luschin, forte e decisa la Derks. Parteggiare per l’una o l’altra è solo questione di gusti. Medaglia di bronzo per Jasmin Lindner, in giornata negativa, almeno per i suoi standard. Ma Il libero femminile che più mi ha emozionato è stato quello di Eva Nagiller (AUT), secondo miglior punteggio della giornata, la cui performance sulle note del musical su Alexander Hamilton è stata di una pulizia incredibile, oltre che oggettivamente bello. La Nagiller si è classificata al quarto posto, a pochi centesimi dalla connazionale Lindner. , sarà sicuramente un’altra austriaca da tenere d’occhio, a conferma dell’ottimo periodo che sta vivendo il volteggio femminile austriaca (mentre sembra un po’ in crisi quello maschile).

Grandissimo spettacolo nei Pas de deux

Non c’è stata storia per quanto riguarda l’assegnazione delle medaglie nel Pas de deux, l’unica incertezza era su quale delle due squadre tedesche avrebbe vinto. Ha meritatamente prevalso la coppia Chiara Congia-Justin Van Gerven sui connazionali Derks-Kay che sulla carta erano i favoriti. Le prove di Congia-Van Gerven sono state entrambe fenomenali, in particolare la seconda, mentre proprio la seconda di Kay-Derks è risultata imprecisa, anche se talmente ricca di figure difficili che nel totale ha agilmente superato le terze classificate, le austriache Eva Nagiller e Romana Hintner. La prova delle austriache è stata degna di nota, ma le coppie solo femminili difficilmente riescono ad essere competitive con quelle miste, non riescono (ancora?) ad effettuare figure alte significative, devono puntare soprattutto sull’originalità di figure d’insieme, ma ciò è sicuramente più penalizzante.

Nella competizione a squadre l’Austria dribbla e vince

Suspense fino all’ultimo anche nella competizione a squadre. Si credeva di dover assistere ad una versione sportiva della guerra Franco-prussiana, ma tra i due litiganti il terzo gode e l’oro è andato all’Austria.
Due scuole di volteggio si sono scontrate nell’arena, quella francese, e quella di stampo tedesco. La francese forse meno tecnica e/o con difficoltà inferiori, ma sicuramente curata in modo quasi maniacale fin nel più piccolo particolare, punta a dare come risultato una vera e propria coreografia di danza contemporanea degna di un teatro. Noroc, la squadra transalpina, è famosa per i suoi spettacoli equestri e il suo libero ne è espressione. Se le si dovesse fare un appunto, questo è proprio nell’eccesso di spettacolarizzazione nell’entrata e nell’uscita, che potrebbero essere un po’ più sobrie di quanto proposto. Nella ricerca dell’originalità assoluta, certe volte risultano un po’ sopra le righe. Al contrario, la scuola tedesca è molto più attenta al lato tecnico, sviluppa esercizi di difficoltà quasi inverosimile, ma coreograficamente si presentano un po’ più piatti. La Germania di quest’anno in verità costituisce un po’ l’eccezione a questa regola, nel senso che presenta un libero veramente brioso. RitmoVeloce ed allegro tutto latino, senza però rinunciare alle figure difficili. Il risultato del primo round è stato sotto le aspettative, ma il secondo è stato perfetto ed è stato giustamente premiato. Purtroppo l’altissimo punteggio del secondo libero non è bastato, e neanche l’ottimo primo libero dei francesi è stato loro sufficiente a vincere la sfida, perché l’austria grazie a degli obbligatori estremamente precisi, si è guadagnato un vantaggio che ha compensato a sufficienza le prove libere, in particolare la prima non proprio all’altezza del nome di Wildegg. Comunque sia, per tornare alle caratteristiche delle varie squadre, l’Austria sta proprio nel mezzo, riesce coniugare ottima tecnica ed eleganza tutta Viennese.

Con la competizione a squadre si chiude anche il campionato europeo 2019 di volteggio equestre. L’appuntamento è per il prossimo anno dal 28 luglio al 4 agosto a Flyinge (SWE) con i mondiali senior e gli europei juniores. Congratulazioni agli attuali vincitori e in bocca al lupo a tutti i volteggiatori per le prossime qualifiche.