Con le prime foglie d’autunno agitate dal vento improvviso levatosi durante le fasi finali della premiazione, è calato il sipario sui Campionati Italiani di Volteggio Equestre 2023 che si sono tenuti dal 13 al 15 ottobre a Villasanta (MB) presso il Club Ippico Monzese. Il centro lombardo ha ospitato per la prima volta gli assoluti di volteggio, ma non può certo dirsi un neofita dei grandi eventi, visto che già nello scorso giugno ha organizzato e felicemente condotto una competizione internazionale. Anche in questa occasione, come nella precedente, si conferma eccellente nella gestione dei tempi e nei servizi offerti, ma soffre un po’ nell’organizzazione a causa delle incertezze sulle direttive nella conduzione della gara che a tratti sono state poco chiare, se non addirittura contraddittorie.

Purtroppo questo Campionato Italiano è risultato decisamente sottotono per vari aspetti e concomitanze sfortunate. Innanzitutto lo scarso numero di iscritti che purtroppo non era dovuto solo al fatto che per la prima volta si è voluta sperimentare la divisione tra categorie ludiche ed agonistiche. Malauguratamente erano proprio in numero minore, rispetto agli anni precedenti, gli atleti delle categorie maggiori. Per Il pubblico, che sicuramente aveva sperato di ammirare riuniti in un solo evento il meglio del nostro volteggio, è stata una delusione. Non è stato possibile applaudire il pas de deux di Giogia Varisco e Greta Gemignani campione del mondo juniores, non il nostro stupendo pas de deux 3* Di Rebecca Greggio e Davide Zanella bronzo ai WEG dello scorso anno, non il nostro atleta di punta Davide Zanella, non la nostra ottima Giorgia Fanucci nella categoria che l’ha vista sesta classificata ai mondiali di Flyinge… I motivi delle defezioni? Molti e i più vari, certo il risultato di scelte ponderate degli istruttori e che perciò non si devono discutere. Però, che peccato!

Rispetto allo scorso anno sono molte le categorie che hanno visto una drastica riduzione dei concorrenti: una per tutte la categoria 1*. L’unico dato positivo è che almeno alcuni degli 1* “assenti” rispetto al 2022 sono in realtà transitati alla categoria superiore. Purtroppo però, non sono stati adeguatamente rimpiazzati da altri atleti provenienti dalla categoria sottostante.

Ma andiamo per ordine. Come si diceva, per la prima volta è stata sperimentata la separazione delle finali delle categorie ludiche da quelle agonistiche. In gara quindi “solo” le D, C, 1*, 2*, 3* per citarle in ordine di grado.

CATEGORIA D

La categoria D è l’unica che non sembra soffrire particolarmente per il numero di iscritti. La gara è stata emozionante e molto combattuta in particolare negli individuali. Tra i piccoli (under 12) si è imposta nella categoria femminile Maya Matteini dell’ASD I Pioppi (G. Luppi/C. Losi, Miss Picci). Maya prosegue più che degnamente la tradizione famigliare e nonostante la giovane età sfoggia qualità interpretative oltre che una buona tecnica, fattori che hanno naturalmente reso la sua performance particolarmente piacevole. È seguita da Angelica Pisano dell’ASD Peter Pan (M.R. Palermo, Carlton Berbatov) e dalla compagna di squadra Sofia Cassanelli (G. Luppi/C. Losi, Dublin VDM).
In campo maschile due i partecipanti Tommaso Pietroni dell’Icaro Blu (E. Lambardi/G. Fanucci, Bambola) e Michele Grosso dell’ASD Unicorno ( V. Tomei/U. Seeger, Wendy) classificatisi nell’ordine al primo e secondo gradino del podio.
La più numerosa in assoluto è la categoria individuale D femminile over 13. Ventiquattro concorrenti agguerrite su cui ha prevalso Federica Giannotto dell’ASD Peter Pan (M.R. Palermo, Cinjo’s Carinjo). La vittoria di Federica è stata duramente contesa da Aurora Zuanel del PR Ranch (E. Lambardi/D. Di Pra’, Bambola), seconda classificata a poca distanza. Sul terzo gradino del podio Maria Teresa Soldano di Villa Pensabene (V. Tomei. Wendy). Complimenti anche a tutte le altre concorrenti, perché a scorrere le classifiche si nota che la differenza tra i punteggi è in generale piccola.
Podio completo anche per l’individuale D maschile over 13. Oro per Giovanni Salardi (ASD La Fenice, N. Vidoni/A. Cavallaro, Pablo Picasso 53), argento per Filippo Lo Valvo (Icaro Blu, G. Bardelli. Vezer) e bronzo per Marco Ottonello (Le perle nere di Giuele, G. Granaiola/I. Magnani. High Dancer).
La speranza è che tutti questi giovani volteggiatori non si perdano nel tempo, e riescano a proseguire anche nelle categorie superiori.
Continuando con la categoria D, più che discreta anche la partecipazione ai pas de deux, dove si sono esibite con esercizi originali, spesso difficili e ancor più spesso ben interpretati, tante giovani coppie. Il pas de deux è la specialità in cui l’Italia ha ottenuto i maggiori successi internazionali, speriamo che questa sia effettivamente l’anticamera di una grande tradizione. Sembrano veramente ben indirizzate in questo senso almeno tutte le coppie a podio. Lo spettacolo offerto è stato squisito, sia che siano state interpretate inquietanti bambole o personaggi di famosi cartoni animati, con scelte di musiche azzeccate, costumi originali, pregevoli coreografie ed ottima esecuzione degli esercizi. In categoria under 12 la palma va al duo Fabris/Cattani (ASD La Fenice, N. Vidoni/A. Cavallaro, Pablo Picasso 53), seguito a ruota da Matteini/Galeotti (ASD I Pioppi, M. Callegari, Nova) e Mascolo/Buzzi (ASD L’Unicorno, V. Tomei, Wendy). In categoria over 13 si impone la coppia Giannotto/Grassani  (ASD Peter Pan, M.R. Palermo, Cinjo’s Carinjo), argento a due concorrenti della squadra Riminese, Cavalli/Cavalli – nomen omen, si potrebbe quasi dire -(M. Bartalini/D. Donvito, Ferdinand di Fonte Abeti), quindi Gumina/Soldano (Villa Pensabene, K. Moneuse, Fran d^Alme C Z).
Concludiamo le specialità della categoria D con i risultati delle squadre. Sul gradino più alto del podio salgono i ragazzi del Centro Volteggio I Prati: la squadra Tietto/Stingone/Mescalchin/Canal/Roccato/Macino (C. Petersohn/D. Zaella, Renoir) ha eseguito in particolare un libero davvero spettacolare. La piazza d’onore va ai ragazzi dell’ASED La Fenice Rostellato/Muraro/Di Gleria/Cattani/Marchetti/Muraro (N. Vidoni/A, Cavallaro, No Limit) che sono stati protagonisti di una pregevole prima manche, ma che hanno un po’ sporcato il libero della seconda. Segue la squadra dell’Unicorno Cipriani/Vierucci/Patalani,Puliero/Puccio (S. Lucchesi/G. Seeger, Indios).

CATEGORIA C

Continuiamo con l’altra categoria agonistica nazionale, la C.
Vera e propria anticamera alla prima divisione internazionale, è la categoria individuale C under 12. Per età infatti gli atleti appartenenti a questo gruppo non possono ancora partecipare alle competizioni internazionali individuali (potrebbero farlo solo come membri di una squadra), ma sono già in grado di affrontare anche un libero al galoppo. A volte quindi, la C under 12 è un vero e proprio “parcheggio” in attesa del compimento dei 12 anni che permette l’accesso alla categoria FEI Children 1*. Qui abbiamo applaudito Anita Preti (ASD Bardigiano, G. Granarola, Star Walker) a cui facciamo i migliori auguri di ulteriori successi.
Negli individuali C over 13 femminile, si è assistito ad una vera e propria disfida tra almeno 4 ragazze. Fino all’ultimo non è stato chiaro il podio, tanto è vero che i distacchi sono veramente esigui e le posizioni, nei parziali, hanno subito, nel corso delle tre giornate di gara, più di qualche variazione. Solo con l’ultimo eccellente libero, Maria Cattani (ASED La Fenice, N. Vidoni, Dante) si è imposta superando Isabel Dal Mistro (Scuderia Ippogrifo, N. Vidoni, Pablo Picasso 53) e Sofia Fiorani (ASD L’Unicorno, S. Lucchesi, Ducati). Sfortunata la prova finale di Camilla Fiorone (ASD Le Perle Nere di Giuele, G. Granaiola, Star Walker) che dopo essere stata in testa alla fine della prima manche, è invece scivolata appena fuori dal podio con la seconda.
Nel concorso individuale maschile C over 13 fa bella mostra di sé Vitaly Davide Vertua (ASD Le Perle Nere di Giuele, G. Granaiola, High Dancer), che batte con chiaro distacco Tommaso Nardi (Icaro Blu, G. Bardelli, M.Ares del Montebianco).
Bello e promettente il pas de deux della Fenice Girelli/Davoli (N. Vidoni, Pablo Picasso).

CATEGORIA 1*

La categoria Children 1* è la prima delle categorie riconosciute internazionalmente.
In campo maschile Lorenzo Pignata (Centro Volteggio I Prati, C. Petersohn, Opus dei Van D’Bay) si è giustamente guadagnato l’oro. L’argento è invece andato a Valerio Mizzoni (ASD Il Saggittario, N. Vidoni, Pablo Picasso 53).
In campo femminile gara perfetta di Giulia Scattolin (ASD Alle Noghere, M. Varago, Chelsea), saldamente al comando fin dal primo giorno. È seguita da un’ottima Anna Beninati (Villa Pensabene, C. Carnabuci, Fran D’Alme C Z) e da Diletta Caldart (Centro Volteggio I Prati, C. Petersohn, Renoir) in continua crescita.
Ancora 1*, questa volta individuale femminile junior, e ancor nel gradino più alto un’atleta dell’ASD Alle Noghere. Si tratta di Denise Leticia Motato (M. Varago, Chelsea), che si impone con distacco ragguardevole su due atlete dell’Unicorno, rispettivamente Noa Cadenasso (S. Lucchesi, Ducati) e Gilda Seeger (S. Lucchesi, Ducati).
Buona anche la prestazione di Filippo Garbinetto (Centro Volteggio I Prati, C. Petersohn, Renoir) in campo maschile.
Nell’individuale femminile senior si è imposta, anche qui con buon distacco, Ilaria Magnani (ASD Le Perle Nere di Giuele, G. Granaiola, Star Walker). Ilaria è risultata davanti a Michelle Buzzi (ASD L’Unicorno, S. Lucchesi, Levante del Monte Acuto) ed Eleonora Casali (ASED La Fenice, A. Cavallaro, Monaco Franze 4).
Due i pas de deux 1*, ma in categorie diverse: per la junior Costantino/Frione (ASD Le Perle Nere di Giuele, G. Granaiola, Star Walker), mentre per la senior Marmonti/Castiglioni (ASD Peter Pan, M.R. Palermo, Cinjo’s Carinjo).
Pur non avendo concorrenza la squadra junior 1* del Centro Volteggio I Prati formata da Vanin/Pignata/Fontanella/Caldart/Mescalchin/Caldart (C. Petersohn, Opus dei Van D’Bay), è risultata una delle protagoniste di questi campionati. Osservata con grandissima attenzione, questa squadra ha dimostrato, nonostante la giovanissima età dei suoi componenti che militano per lo più in categoria children, di essere una promettente futura chance del nostro volteggio. In campo sì è comportata davvero bene, in particolare nell’ultimo libero, in cui i ragazzi sono apparsi fluidi nei movimenti e perfettamente affiatati. Sarà un’altra candidata a rappresentare l’Italia ai prossimi Europei? L’Italia riuscirà di nuovo a schierare più squadre a livello internazionale? Lo speriamo proprio!

CATEGORIA 2*

Da molto tempo ormai Matilde Resente (ASED La Fenice, N. Vidoni, Robert Redford 5) è abituata a salire sul podio n° 1, e questi campionati non fanno eccezione. Parliamo della categoria individuale Children 2* femminile. Matilde è attualmente insuperabile, in particolare nel libero, ma siamo fiduciosi che anche altre atlete possano crescere e arrivare a darle serio filo da torcere: sarebbe una bella soddisfazione, un segno che gli sforzi fatti hanno dato buon frutto. Al secondo gradino del podio vediamo una bravissima Maria Vittoria Vanin (C. Petersohn, Opus dei Van D’Bay), mentre al terzo posto si è piazzata Noemi Nelly Przybytek (ASED Il Sagittario, M. Benvenuti, Elton van’t Goemanshof).
Poca sorpresa anche per il podio dell’individuale 2* femminile junior che rispecchia in pieno le posizioni ottenute dalle nostre atlete che quest’estate hanno partecipato al mondiale. Come prevedibile vince nettamente Giorgia Varisco (CI Monzese, L. Carnabuci, Rosenstolz 99), che regala anche al pubblico dei campionati italiani la splendida esibizione che a Flyinge le ha procurato la meritata e sognata medaglia di bronzo. Grande performance anche quella di Maria Sole Matteini (ASD I Pioppi, M. Callegari, Nova). Anche lei ha ribadito la propria bravura, dopo il decimo posto assoluto ottenuto ai mondiali, a dispetto del fatto che fosse alla prima convocazione in nazionale. La compagine italiana ai prossimi Europei di Berna conterà molto su di lei e siamo certi che non deluderà. Sul terzo gradino del podio, il terzo elemento della squadra partecipante ai mondiali: Greta Gemignani (CI Monzese, L. Carnabuci, Rosenstolz 99), battuta da Maria Sole solo per pochi millesimi.
La classifica maschile vede al primo posto Jan Stellahaegi (ASED La Fenice, N. Vidoni, Dante) che ha trionfato nonostante le tante traversie che ha dovuto subire quest’anno: prima un brutto infortunio, poi la squalifica a Flyinge, un altro piccolo infortunio prima dei campionati… E come se non bastasse un problema durante il secondo libero. Per sua fortuna, e a riprova del suo talento, il vantaggio accumulato nella prima manche è stato sufficiente per mantenerlo al comando. Almeno questa soddisfazione, in un anno alquanto sfortunato! Buono il lavoro anche di Ettore Arena (Icaro Blu, L. Carnabuci, Fran D’Alme C Z) e Tommaso Comi (ASED La Fenice, N. Vidoni, Robert Redford 5), rispettivamente argento e bronzo.
Gara aperta fino all’ultimo nell’individuale femminile senior. In conclusione è stata decretata la vittoria di Chiara Tavoso (ASED La Fenice, A. Cavallaro, Monaco Franze 4), sempre elegante e leggiadra nel suo costume bianco. La tallona una brava (e costante) Giorgia Ferrari (ASD L’Unicorno, S. Lucchesi, Adonis), mentre al terzo posto si colloca Chiara Losi (ASD I Pioppi, M. Callegari, Dublin VDM).
Giada Samiolo (CI Monzese, L. Carnabuci, Rosenstolz 99) è la regina della categoria Young Vaulters, anche lei reduce di una buona prestazione ai mondiali. In classifica è seguita dalla compagna di squadra Sofia Crippa (CI Monzese, L. Carnabuci, Rosenstolz 99), staccata di una manciata di centesimi. Il terzo posto invece è di Francesca Fantini (ASD I Pioppi, M. Callegari, Dublin VDM).
Per concludere la squadra junior dell’ASED La Fenice. Anselmi/Resente/Fabris/Comi/Girelli/Salardi (N. Vidoni, Robert Redford 5), sei ragazzi uniti da poco, ma che possono veramente dare molto. Lo hanno dimostrato con gli evidenti progressi che hanno compiuto in questi pochi mesi di attività. Hanno davanti un anno di lavoro intenso, ma la posta in gioco vale!

CATEGORIA 3*

La massima categoria è stata sfortunatamente rappresentata da due sole concorrenti Rebecca Greggio (Centro Volteggio i Prati, D. Zanella, Eclair du Logis) e Valeria Tomei (ASD L’Unicorno, S. Lucchesi, Levante del Monte Acuto), classificatesi nell’ordine. Prima di ogni cosa bisogna ringraziarle di aver partecipato ai Campionati! Tutte e due hanno patito delusioni cocenti quest’anno, Valeria con l’inaspettata esclusione dalla squadra italiana partecipante agli Europei, Rebecca, con l’eliminazione dalle gare a Flyinge per la squalifica, anche questa immeritata, del suo cavallo Orlando Tancredi. Si sono presentate entrambe con nuovi grandi progetti per il futuro, con i cavalli che stanno allenando e che le accompagneranno nell’avvenire, cavalli forse non ancora pronti a grandi sfide, ma la cui presenza fa capire che in queste giovani donne la tenacia e la “voglia di volteggio” non manca.

Forza ragazze! Siete comunque le nostre portabandiera, non mollate ora, non mollate mai! Siamo tutte con voi.

Qui le classifiche complete

Cosa dire in conclusione? All’inizio dell’articolo abbiamo accennato ad alcune problematiche sorte nell’organizzazione dovute a direttive non univoche, o cambiate all’ultimo momento, che hanno un po’ “sporcato” il buon andamento della competizione. Il caso dell’apertura all’ultimo minuto a concorrenti che non avevano maturato le qualifiche, è il primo esempio. Se per poter partecipare ai campionati italiani si chiedono giustamente almeno due gare di qualifica e il raggiungimento di un punteggio minimo (è così in qualsiasi disciplina sportiva), non si può rimangiarsi il regolamento e concedere l’accesso a tutti all’ultimo momento, anche se gli iscritti sono pochi. Non è una bella presentazione e comunque non ha certo sortito grandi risultati. I nostri atleti sono generalmente molto giovani, il che vuol dire che per lo più vengono accompagnati dalle famiglie. Ma i genitori devono organizzarsi con certo anticipo per prendersi ferie dal lavoro, non possono decidere di partire così tic-tac (tralasciando poi le difficoltà di trovare all’ultimo istante un alloggio adeguato senza spendere una fortuna!). Un’altra direttiva poco chiara è stata quella relativa i fuori-gara: ai campionati italiani sono ammessi? Un atleta può iscriversi con un cavallo alla competizione vera e propria e partecipare fuori gara con un altro (magari in una categoria per lui inconsueta)? Sapendolo in anticipo forse alcune scelte potevano essere diverse. Magari avremmo visto anche gare diverse.

Ma tornando al problema maggiore, quello della scarsità di iscrizioni, chiudo semplicemente con una domanda: perché? Perché i Campionati Italiani sono diventati così poco appetibili? Forse il periodo in cui si svolgono non è il più adatto? I costi per le famiglie sono troppo ingenti, sotto tutti i punti di vista? Ma alla fine, c’è stato un drastico calo nel numero di volteggiatori, nel senso che si sono iscritti tutti o quasi quelli che ne avevano i requisiti, o sono proprio stati disertati i campionati? Comunque sia non è una bella situazione e bisogna trovare una soluzione.
È vero, la gara non è una gara se non ci sono avversari con cui confrontarsi, non è peregrino quindi domandarsi se valga la pena sobbarcarsi un impegno gravoso anche in termini di rischio, perché comunque c’è sempre una dose di rischio nella nostra disciplina. Sarebbe meglio che non ci fossero? Bisogna chiedersi: per quale motivo si organizzano? Il volteggio italiano ne ha effettivamente bisogno o si può accontentare di organizzare tanti piccoli concorsi locali (anche se sempre con gli stessi giudici e concorrenti) giusto per fornire un allenamento un po’ diverso in vista e preparazione di un CVI?
Sono convinta che ci sia un estremo bisogno dei Campionati Italiani, per tanti motivi: perché – almeno nelle categorie nazionali – si gareggia con persone diverse, si viene giudicati da quattro giudici anziché gli usuali due, perché anche i più giovani hanno la possibilità di vedere e farsi ispirare dai nostri atleti più affermati, perché si possa anche solo dichiarare di avere un campione italiano.
Se questi sono validi motivi allora tutti devono fare la propria parte, dal primo all’ultimo membro del movimento, senza tirarsi indietro.