Se c’è una novità nel panorama globale del volteggio è il grande numero di concorsi internazionali che si sono svolti sia in Europa che in America. In vari stati, tra cui l’Italia, ne sono stati proposti addirittura due. Nasce così la prima volta del CVI di Villasanta-Monza (MB) che si è svolto dal 1 al 4 giugno scorsi presso il centro del Club Ippico Monzese, secondo CVI italiano dopo l’ormai tradizionale concorso pasquale. Esperimento sicuramente riuscito, con un riscontro decisamente positivo, tanto che il comitato organizzatore ha già annunciato una seconda edizione per il prossimo anno, più o meno nelle stesse date di giugno. Punto di forza della manifestazione è sicuramente la location: la posizione geografica del centro equestre è strategica si trova infatti sulle direttrici principali verso molti stati europei e quindi raggiungibile con relativa facilità anche dall’estero. Ciò ha sicuramente facilitato la partecipazione al concorso di atleti francesi – che raramente vengono in Italia -, svizzeri e tedeschi. Sono completamente mancati gli austriaci, di solito molto numerosi, ma in compenso si sono potuti ammirare molti volteggiatori sudamericani, in particolare argentini. La competizione è stata dunque varia ed interessante. Con il numero di partecipanti di quest’anno l’organizzazione è riuscita a gestire bene atleti e pubblico, ma, se come ci si augura, il prossimo anno i partecipanti saranno anche più numerosi, potrebbero esserci dei problemi per accogliere tutti nell’attuale struttura: la tribuna per il pubblico è infatti piuttosto piccola, così come il campo prova. Sarà una bella sfida a cui il comitato organizzatore dovrà fare fronte e a cui auguriamo di riuscirci appieno!
Al di là del numero prevedibilmente decisamente più alto di concorrenti italiani, i nostri volteggiatori si sono oggettivamente distinti in tutte le categorie.
La piccola Matilde Resente, che tanto si era fatta notare nel precedente CVI italiano di S. Giovanni in Marignano (RI), si è accontentata di partecipare in categoria Children 1*, anziché 2*, per permettere al suo cavallo Robert Redford di ambientarsi prima di affrontare la grande prova della prima uscita ufficiale con la squadra. Il tecnico Nelson Vidoni, nella sua grande esperienza, aveva decisamente visto giusto, dato che durante gli obbligatori di Matilde – prima dell’ASED La Fenice a scendere in gara – Robert Redford ha dato non pochi problemi. Il talento di Matilde si è visto ancora una volta per come si è comportata ed ha reagito alle intemperanze di Redford. Quarta dopo gli obbligatori ha recuperato alla grande con il libero, grazie non solo alla sua straordinaria performance, ma anche quella di Redford che si è così riscattato dalla “brutta figura” fatta nella precedente uscita. Soddisfazione anche per la seconda classificata della categoria, Giulia Scattolin (ITA, M. Varago, Chelsea) e per la terza Lisa Reichsigl (GER, A. Zebrak, For Ever 60).
Combattuta al centesimo di punto la categoria Junior 1*. Le prime quattro posizioni distano tra loro solo di 3 centesimi. La spunta la svizzera Romina Trauffe (C. Tibolet, Black Beauty IV), seguita a ruota da tre italiane: Vittoria Burroni (S. Lucchesi, Giovanni 164), Alessia Giorgia Bovati (K. Moneuse, Filon) – che conclude con lo stesso punteggio di Vittoria – e Aurora Bellinato (A. Cavallaro, Monaco Franze 4). Per quelli come me che hanno vissuto gli ultimi quindici anni del volteggio con il nome di Anna Cavallaro sulla bocca e negli occhi le sue evoluzioni, è dura “accettare” che anche in Italia una stagione si è inevitabilmente conclusa. Vedere Anna Cavallaro alla longia del suo Monaco Franze, anziché volteggiarci sopra, strappa un piccolo sospiro, ma l’augurio che facciamo di cuore ad Anna è che contini a dare il suo contributo insostituibile al volteggio italiano anche in questo nuovo ruolo, e che in esso trovi tantissime nuove soddisfazioni.
Anche in categoria senior 1* il podio è stato occupato da concorrenti valutate con punteggio molto simile. Si è imposta Michelle Buzzi (ITA, S. Lucchesi, Adonis), seguita da Ilaria Magnani (ITA, K. Moneuse, Star Walker) e Margherita Sonego (ITA, M. Varago, Chelsea)
Meno frequentate le categorie maschili che hanno visto impegnarsi e classificarsi nell’ordine Lorenzo Pignata (ITA, E. Righetto, Tempesta) e Valerio Mizzoni (ITA, M. Benvenuti, Black) in Children 1* e Eliott Perrin (FRA, L. Lafont, Godion des Bruyeres), Tiziano Francia (ARG, L. Carnabuci, Fran Dalme C Z), Tomas Valentino Arias (ARG, M. Callegari, Nova) in categoria Junior.
Altra novità nella categoria una stella è il debutto nel circuito internazionale della squadra Junior del Centro Volteggio I Prati (C. Petersohn, Opus dei van Dbay). I giovanissimi talenti veneti hanno ben figurato dimostrando capacità, grande voglia di crescere e di divertirsi insieme. E poi, sarò una sentimentale, ma l’immagine iniziale in una Claudia Petersohn, lunger in grande spolvero, che entra in campo con questo gruppo di scriccioli che gli si apre davanti per il saluto, proprio come una chioccia alla guida di una nidiata di impavidi pulcini alla conquista del mondo, mi è proprio piaciuta.
Anche in 2* ci sono state piacevoli novità e confortanti conferme. Debutta e vince la categoria Children Maria Vittoria Vanin (ITA, A. Coppiello, Tempesta). Maria Vittoria è stata in testa fin dagli obbligatori, ma i liberi sono stati la sua vera arma vincente, decisamente superiori a quelli delle sue avversarie. La seguono nel podio Noemi Nelly Przybytek (ITA, N. Vidoni, Monaco Franze 4) e Lisa Reichsigl (GER, A. Zebrak, For Ever 60).
La categoria Junior 2* femminile, da sempre quella in cui la competizione è più accesa, ha visto il testa a testa tra la svizzera Leonie Linsbichler (S. Aebi, Donatus vd Ulfenburg) e la nostra Giorgia Varisco (L.Carnnabuci, Rosenstolz 99). Si è imposta la svizzera, che ha rimontato il leggero svantaggio accumulato nella prima manche grazie ad un libero eccezionalmente ben costruito ed eseguito. Segue appena distaccata Mara Hofer (SUI, R. Blieske, Nashville Grandia).
Tra i ragazzi la palma è andata a Romain Simonet (SUI, M. Degiorgi, Calaro AVCH) seguito da Ettore Arena (ITA, K. Moneuse, Filon) e Tommaso Comi (ITA, N. Vidoni, Robert Redford 5).
Il ruolo fondamentale per decretare la vincitrice della categoria Senior 2* femminile lo ha giocato il secondo libero, in seguito al quale le posizioni sul podio sono cambiate rispetto alla prima manche. Prevale Silvia Damasco (ITA, N. Vidoni, Monaco Franze 4), seguita da Giorgia Ferrari (ITA, S. Lucchesi, Adonis). Terza Chiara Tavoso (ITA, N. Vidoni, Monaco Franze 4) che paga qualche errore di troppo nella sua prestazione finale.
Tra le Young Vaulter grande conferma di Giada Samiolo (ITA, L. Carnabuci, Rosenstolz 99) le cui performance, in particolare nel free style e nel technical, sono state veramente notevoli. Il punteggio finale ha premiato l’atleta, che si è dimostrata competitiva in termini assoluti. Il secondo gradino del podio è stato occupato dalla compagna di squadra di Giada Sofia Crippa (L. Carnabuci, Rosenstolz 99), mentre Alicia Bartchi (SUI, P. Taillez, G.B. Cascada Deluxe) ha conquistato la medaglia di bronzo.
Grande prima, con promozione, anche per la nuova squadra Junior 2* dell’ASED La Fenice (N. Vidoni, Robert Redford 5). Al CVI la squadra della Fenice si è battuta contro la navigata compagine Svizzera di Montmirail (M. Degiorgi, Livanto Cha CH), vincitrice del concorso, che oltre ad aver eseguito obbligatori migliori, ha anche in effetti presentato un libero più moderno nella struttura narrativa e un po’ più fluido nell’esecuzione. Occorre però sottolineare che, come ci ha riferito Anna Cavallaro che allena il gruppo assieme a Nelson Vidoni, la squadra è totalmente nuova, compreso il cavallo, quindi tutti i componenti stanno letteralmente crescendo insieme. Probabilmente il gruppo dei volteggiatori non è neppure ancora quello definitivo (se mai può esserlo una squadra), mancando ancora un elemento fondamentale quale Ian Stellahaegi che ha appena ricominciato gli allenamenti dopo un infortunio e che ha preferito non gettarsi prematuramente nella mischia delle grandi competizioni. Tutti gli atleti però ci stanno mettendo cuore e anima, perché la voglia di rappresentare l’Italia ai prossimi Mondiali è fortissima. Nonostante le difficoltà, dovute anche al fatto che tutti i ragazzi arrivano dagli individuali, con un lavoro alle spalle sostanzialmente diverso da quello necessario per far funzionare una squadra, alla Fenice sono pronti a lavorare sodo e instancabilmente fino ai campionati (e oltre, verrebbe da dire…), se la Federazione riterrà che siano pronti per un tale grande impegno.
Il pubblico ha potuto godere anche della performance di una squadra 3*, quella tedesca di Weicht (A. Zebrack, Levin 38), che pur non avendo concorrenti in questa occasione, ha regalato momenti di grande spettacolo.
Sono stati pochi i pas de deux scesi in arena, ma lo show è stato comunque grande grazie alla splendida esibizione del duo Greggio/Zanella (C. Persohn, Orlando Tancredi). La coppia italiana si dimostra sempre più affiatata, determinata e competitiva ed è decisamente proiettata verso l’ormai prossimo Campionato Europeo in cui saranno salutati come una delle coppie protagoniste dell’evento.
Gli individuali 3* femminili sono stati indiscutibilmente dominati dalla statunitense Kimberly Palmer (L. Carnabuci, Rosenstolz 99) che già dopo la prima manche era avanti di un punto rispetto alle altre concorrenti. La medaglia d’argento è andata a Jana Bartschi (SUI, P. Taillez, GB Cascada de Luxe), mentre Rebecca Greggio, terza classificata, è stata tradita da una non eccezionale prova tecnica, ma si è rifatta con il libero. Felice per le sue prove è stata Valeria Tomei, i cui risultati positivi sono una costante.
In campo maschile si è assistito alla disfida tra Davide Zanella (ITA, C. Petersohn, Orlando Tancredi) e Julian Wilfling (GER, A. Zebrack, Aragorn 102). Spettacolari entrambe le esibizioni, ma questa volta Davide ha veramente superato sé stesso. Wilfling è risultato superiore negli obbligatori, ma con tecnico e libero Zanella ha potuto liberare appieno tutte le sue potenzialità, mostrando doti non comuni sia in termini tecnici che interpretativi. Il suo technical test, con tema “La febbre del sabato sera”, ha letteralmente mandato in visibilio il pubblico che gli ha tributato un applauso scrosciante. I giudici hanno confermato il giudizio più che positivo anche per il suo free style, e i punteggi attribuiti sono bastati per superare il tedesco.